Università di Messina: Spatari è il nuovo Rettore, battuto Limosani

Università di Messina, Spatari è il nuovo Rettore: ha ottenuto 624 preferenze

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La prof.ssa Giovanna Spatari, ordinario di Medicina del Lavoro, è il nuovo Rettore dell’Università di Messina per il sessennio 2023/2029. In sostanza ha retto l’accordo raggiunto con il Prof. Moschella, che si è ritirato dalla corsa al rettorato dopo il primo turno. Spatari ha battuto il prof. Michele Limosani, ordinario di Medicina del Lavoro, e da sempre oppositore dell’amministrazione dell’ex rettore Cuzzocrea di cui Spatari era prorettore. Si apre, quindi, una fase di continuità rispetto al passato alla vecchia governance.

E’ la prima donna Rettore a Messina

È Giovanna Spatari la nuova rettrice dell’Università di Messina. Succede a Salvatore Cuzzocrea. Per la prima volta l’ateneo peloritano sarà guidato da una donna. La vincitrice ha ottenuto 624 preferenze, mentre il professore Michele Limosani 555 voti.

Limosani rincorre Spatari, recupero difficile

Giovanna Spatari verso l’elezione a Rettore. Se dovesse essere confermata la tendenza di un distacco di circa 60 voti da Michele Limosani non ci sarebbe bisogno del ballottaggio che è già fissato il prossimo 1 dicembre.

Spatari vicina alla vittoria

Elezioni Rettore

Spatari avanti su Limosani

Seggio 2: Spatari 243, Limosani 189, bianche 4, nulla 1

Seggio 3: Spatari 85, Limosani 43, nulla 1

I numeri del Primo Turno

Per vincere al primo turno bisognava raggiungere il quorum di 677 voti e non ce l’ha fatta nessuno: il prof. Michele Limosani, ordinario di Politica economica, al primo turno, s’è fermato a 539 voti e pur essendo il più votato non è riuscito a vincere la partita. Molto vicina la prof.ssa Giovanna Spatari (502 voti) mentre Moschella ha avuto 125 voti.

L’accordo Spatari – Moschella

Se l’accordo Spatari-Moschella portasse matematicamente tutti i voti di quest’ultimo alla professoressa, risulterebbe vincente agevolmente con il secondo voto di lunedì. Ma non è affatto scontato che questo accada. Vediamo perchè. La prof.ssa Giovanna Spatari in queste elezioni rappresenta la continuità rispetto all’ex Rettore Cuzzocrea, di cui era vice, dimessosi a causa di vari scandali al punto che si vota con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza del mandato. Al contrario l’economista Michele Limosani è sempre stato all’opposizione di Cuzzocrea e la sua è stata una candidatura di rottura e cambiamento.

Dal punto di vista dei contenuti, Limosani contesta all’amministrazione uscente di aver gestito l’Università in modo troppo centralistico senza coinvolgere i Dipartimenti nelle scelte. Ecco perchè nel suo programma prevede una sorta di federalismo accademico, con maggiore autonomia per i Dipartimenti. Particolarmente esperto di queste dinamiche, da direttore del Dipartimento di Economia, è convinto che l’Università possa funzionare meglio se i Dipartimenti avranno più autonomia decisionale a differenza di quanto poco siano stati coinvolti fino ad oggi.

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