Il Consorzio Valle Crati, nonostante alcuni risultati positivi raggiunti nel tempo, sta facendo discutere anche oltre il bacino del cosentino. Il presidente consortile, l’avvocato Maximiliano Granata, è stato – e continua tuttora – ad essere fonte di attriti tra i sindaci del Valle Crati e dei comuni attigui. Il fattore che risulta evidente agli occhi di tutti, oltre al suo potere “accentratore”, è la capacità (comune davvero a pochi, e questo dobbiamo riconoscerlo) di creare lui stesso i drammi che lo travolgono e vanno poi a coinvolgere l’intero consorzio. Più semplicemente, Granata se la canta e sa la suona da solo.
Dopo essersi inimicato gran parte del Cda, dopo la lotta (anche politica) con i comuni che non sono sotto la diretta competenza del Valle Crati, dopo la rottura con lo storico “alleato” dell’ente concessionario Kratos, il quale ha esplicitamente dichiarato che la colpa è del presidente, ecco che arriva la faida più “ghiotta” di tutte, quella tra Granata e il sindaco del Comune di Carolei, l’avvocato Francesco Iannucci.
Non si sa come, non si sa perché, i due proprio non riescono ad andare d’accordo o meglio: il presidente consortile sembra quasi trascorrere tutto il suo tempo a cercare un pretesto per attaccare il sindaco che, sicuramente, non le manda di certo a dire. Iannucci infatti, è uno dei tanti che ha chiesto a gran voce le dimissioni di Granata, richiesta rimasta inascoltata.
E nel mentre, pare che quest’ultimo se la sia legata al dito, tanto da parlare, poco tempo fa sui social e sul blog, di “blitz a Carolei circa il sistema di depurazione”. Segue quindi una querelle tra i due, con Granata che parla di esposto in Procura e Iannucci che lo invita a visitare il sito di depurazione, lo stesso su cui il consorzio aveva delle responsabilità che, a quanto pare, sono state disattese.
E poi c’è anche la questione “amministrative 2024”: non sapendo più dove colpire, il presidente ha smesso i panni di consortile per vestire quelli da politico e incolpare il sindaco di Carolei di andare contro il suo partito (Forza Italia ndr.) per colpa di un “like” sotto il video della lista civica opposta a quella di Irma Bucarelli, impegnate entrambe nelle elezioni di Mendicino.
Una posizione politica netta, quella di Granata, ma non si capisce perché abbia deciso di attaccare un uomo che gestisce un altro comune solo per il piacere di dargli contro. Vista la delicata (e intricata) situazione, abbiamo fatto una chiacchierata con il bersaglio preferito di Granata: il sindaco di Carolei, Francesco Iannucci.
L’intervista al sindaco di Carolei, l’avv. Francesco Iannucci
Il sindaco Iannucci, sorpreso all’inizio della mia telefonata in quanto articolista di un giornale che opera maggiormente nel sud della Calabria, appena ha sentito il nome di Maximiliano Granata ha tirato un lungo sospiro e una piccola risata. Al mio “volevo rubarle solo qualche minuto”, risponde con un “mi dica pure, ho piacere a parlare dello sceriffo, io così lo chiamo”.
Cosa sta accadendo tra il consorzio Valle Crati e il comune di Carolei?
“Glielo spiego brevemente: Carolei, in quanto comune dell’area della Vale Crati, è parte di quei territori amministrati dal consorzio in questione. Ma, dopo gli ultimi accadimenti, ho inviato una missiva allo stesso Granata, ad Arrical, a Sorical, a Kratos, al Presidente della Regione e al Prefetto in modo da poter subentrare al comando delle reti fognarie del comune che amministro”.
Come mai ha deciso di fare questa scelta e di chiedere il subentro?
“Le minacce di Valle Crati e del suo presidente mi stanno infastidendo. Granata mi dà colpe dicendo che Carolei scarica abusivamente, ma questo compito di controllo ed efficientamento del sistema, in quanto territorio partecipante, spettava al Consorzio, il quale però, non si è occupato di nulla ma continua comunque a mandarmi le fatture da pagare”.
Effettivamente, in una nota diramata dal presidente consortile, si legge che “per la mancanza di pagamento del servizio, è stato disposto il provvedimento di revoca di autorizzazione all’allaccio alle reti fognarie del Consorzio Valle Crati ed al suddetto impianto di depurazione consortile nei confronti del Comune di Carolei”. Valle Crati incolpa Carolei dei mancati pagamenti, pertanto vieta l’allaccio ai sistemi fognari del consorzio: dall’altro però, a Iannucci preme ricordare che lui stesso, già dal 2021, “l’ho diffidato dall’occuparsi del sistema fognario del mio comune e ho chiesto il subentro per ‘eliminare’ questo personaggio scomodo”.
Come si è arrivati al punto di rottura con Valle Crati?
“La forza di Valle Crati risiedeva nel project financing che avrebbe dovuto riorganizzare e apportare migliorie al sistema fognario della zona. Sono stati investiti 5 milioni dalla Regione Calabria ma, a causa dello sceriffo e della sua voglia di dominare, il patto con Kratos è stato sciolto. Valle Crati ha perso dei fondi preziosissimi per colpa di Granata che ora si lamenta del sistema di depurazione di Carolei e degli altri comuni, guarda caso quelli amministrati da coloro che hanno chiesto le sue dimissioni”.
Che fine hanno fatto i soldi messi a disposizione dalla Regione?
“Il project financing è passato in mano a Sorical: io stesso, in quell’occasione, mi sono auto-denunciato per richiedere la parte spettante al mio Comune. Ho provato a chiedere che la cifra destinata a Carolei venisse scorporata in modo da utilizzare quei soldi in altro modo, ma non è stato possibile”.
Oltra ad attaccarla sul sistema di depurazione, Granata le ha anche puntato il dito contro sulla questione politica. Mi può spiegare cosa c’entra lei con le amministrative 2024 a Mendicino?
“Io non c’entro proprio nulla e, soprattutto, non ho preso nessuna posizione: ho solo messo un “mi piace” ad un video e basta. Non sto dalla parte di nessuno, non sono contro Irma Bucarelli, semplicemente mi interesso delle questioni del mio paese e basta. Granata non so come attaccarmi e lo fa in questo modo”.
Secondo lei, dopo l’esperienza da Presidente di Valle Crati, l’avvocato Granata vuole buttarsi in politica?
“No no, assolutamente. Vuole solo mettersi in mostra e, forse, sostenere qualcuno che è vicino sia a lui che la candidata Irma Bucarelli. Il perché non saprei dirglielo, so solo che, puntualmente, minaccia qualcuno sul suo blog e parte con fantomatiche diffide”.
A proposito di diffide, Granata aveva parlato di un esposto in procura contro il comune di Carolei e, più in generale, contro coloro che lo stavano attaccando. Ha mai ricevuto notizie circa l’azione legale?
“Assolutamente no, quelle sono solo parole, anzi sono stato io a diffidarlo. Qui non si è visto nessun esposto e, se mi consente, nessuna figura che prendesse in mano la gestione della cosa. Ho invitato Granata a venire a Carolei ma non ha accettato il mio invito. Dal 2021 stiamo aspettando che qualcuno arrivi per il subentro o per un controllo ma non si vede nessuno”.
La ringrazio sindaco per questa chiacchierata. Un’ultima domanda: cosa prevede per il futuro di Valle Crati?
“Le dico solo che sono stanco di questa situazione e spero si risolva al più presto con la fine dell’era Granata. Anzi, glielo dico chiaro e questo lo scriva pure: non vedo l’ora che arrivi il 31 dicembre per salutarlo!”.