L’ultima idea di Beppe Grillo: “addio al calendario gregoriano, meglio 13 mesi l’anno”

Il fondatore del Movimento 5 stelle ha proposto di eliminare il calendario gregoriano per riformare il tempo con 13 mesi l'anno

StrettoWeb

Beppe Grillo, in occasione dell’ultimo giorno dell’anno, ha pensato bene di tirare fuori dal cappello una delle sue idee. La proposta del fondatore del Movimento 5 stelle è quello di eliminare il calendario gregoriano, usato da secoli. “Riformiamo il nostro tempo“, ha detto. Secondo Grillo con il calendario gregoriano attuale siamo “ancorati ad uno schema anacronistico, nato sotto una società prescientifica, teocratica, con un’economia feudale, che non semplifica affatto le nostre vite. I nostri semestri hanno la stessa durata solo negli anni bisestili, l’anno non si suddivide mai equamente in trimestri, i mesi sono irregolari, e né l’anno né i mesi possono essere suddivisi regolarmente in settimane“.

I calendari, così come gli orologi sono invenzioni umane, perché dunque non inventarne di migliori? – racconta Grillo – Nel 1849 Auguste Comte, filosofo, matematico e scrittore francese, presentò un calendario semplice ma innovativo, basato su un anno di 364 giorni che includeva uno o due giorni ‘vuoti’ che l’Abbé Mastrofini, un prete romano italiano, aveva ideato 15 anni prima. Ciascuno dei 13 mesi aveva 28 giorni ed esattamente quattro settimane. I nomi dei mesi erano quelli di personalità famose dell’epoca, ma l’idea non fu convincente“.

Il calendario fisso nel XX Secolo

E così, verso l’inizio del XX secolo, nel 1902, il progetto fu ripreso dall’inglese Moses B. Cotsworth che eliminò i nomi famosi, semplificando il progetto. Il nuovo tredicesimo mese del calendario Cotsworth o ‘calendario fisso internazionale’ fu chiamato ‘Sol’. Un calendario di 365 giorni, composto da 13 mesi, ciascuno di 28 giorni, e un giorno in più aggiunto come festività alla fine dell’anno, L’idea del calendario fisso – ricorda il fondatore del M5S – fu accolta con entusiasmo dal congresso americano. Nel 1928, l’imprenditore George Eastman ne istituì l’uso presso la sua Eastman Kodak Company, dove fu utilizzato fino al 1989“.

I benefici di un calendario di 13 mesi

Molte organizzazioni e studiosi hanno valutato i benefici che porterebbe un calendario di 13 mesi: eliminerebbe la confusione causata da mesi con numeri di giorni variabili, semplificando la gestione del tempo, il budget e la pianificazione per individui, aziende e organizzazioni – ha spiegato ancora Grillo -. Con ogni mese composto da quattro settimane di 7 giorni sarebbe più semplice pianificare e coordinare le attività locali, nazionali e globali. Gli anni bisestili sarebbero facilmente gestiti aggiungendo un singolo giorno in più alla fine dell’anno invece del sistema attuale in cui viene aggiunto un giorno in più a febbraio. Le aziende trarrebbero vantaggio per la rendicontazione finanziaria, l’elaborazione delle buste paga e la gestione dell’inventario“.

Una giornata universale di festa

Ci sarebbe infine una armonizzazione delle festività: il giorno extra aggiunto come festività alla fine dell’anno porterebbe una giornata universale di festa, contro ogni tipo di discriminazione religiosa e promuovendo l’unità globale. Le Nazioni Unite, organizzazioni, attivisti, intellettuali hanno sostenuto da sempre l’idea del calendario di 13 mesi, scontrandosi con ideologie ancorate al passato. Con la velocità con cui la tecnologia sta correndo verso il futuro, forse è arrivato il momento di rispolverare un po’ il nostro calendario“, conclude l’ideatore del VaffaDay..

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