Caccia, rivoluzione FdI: fucile già in mano a 16 anni? Lollobrigida ci ripensa e Marziale si complimenta

Caccia, Fratelli d'Italia sta pensando ad alcune modifiche significative. Su una di queste (il fucile già a 16 anni), però, ci ha già ripensato

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Ha fatto molto discutere la notizia relativa alla proposta di Fratelli d’Italia di cambiare alcune regole sulla caccia. Dall’allungamento dell’orario (dall’alba al tramonto e anche un’ora dopo) a quello del periodo (da settembre a febbraio) fino all’età – anticipata – da cui si può impugnare un fucile, cioè a 16 anni. Tutto questo ha fatto infuriare le Opposizioni e non solo, che hanno gridato all’irresponsabilità.

Caccia, il pensiero di Marziale sul dietrofront di Lollobrigida

Su una delle modifiche pensate sopra descritte, il Ministro Lollobrigida ha deciso di fare un passo indietro: quella sull’età. Si è deciso di far ritirare al senatore Amidei la proposta di legge sul fucile da impugnare a 16 anni. Su questo ha deciso di intervenire il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, il quale si è complimentato col Ministro. “Plaudo all’iniziativa del ministro Lollobrigida di far ritirare al senatore Amidei la proposta di legge che contemplava il permesso per il fucile da caccia ai sedicenni. In questo Paese, ogni tanto, motu proprio, a qualcuno viene in mente di rubare due anni preziosi all’adolescenza – sottolinea Marziale – vuoi per farli votare, vuoi per fargli avere la patente dell’auto, ora mancava pure il permesso di caccia. Proposte che non tengono minimamente in considerazione quando delicata sia quell’età, sotto ogni profilo”.

Per il Garante “l’iniziativa del ministro Lollobrigida, al di là di ogni considerazione e comunque la si pensi, denota buonsenso e rispetto per i minorenni, per il diritto a vivere pienamente il loro tempo di maturazione e anche per la cultura di un Paese che ha ratificato la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che fissa il raggiungimento della maturità a 18 anni, non certo per un discorso cabalistico, ma perché è il tempo minimo necessario ad assumere consapevolezza e responsabilità”.

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