“Non ci sono voli, siamo costretti ad andare a Lamezia o addirittura Catania. Che scandalo”. E ancora: “Tornare a casa a Natale è diventato impossibile, ci sono pochi voli, i posti sono tutti esauriti da mesi e i costi proibitivi, parliamo di 400-500 euro a tratta”. Quante volte abbiamo sentito questo tipo di lamentele rispetto all’Aeroporto di Reggio Calabria, in modo particolare a Dicembre prima delle festività Natalizie? Ebbene, tenetevi forte: quello che è successo nelle ultime settimane smentisce tanti luoghi comuni e fotografa la vera situazione di Reggio Calabria, ribaltando le solite leggende metropolitane.
Per Reggio Calabria, infatti, è stato inserito quest’anno grazie al lavoro della Regione Calabria un nuovo volo con Roma praticato da SkyAlps ad una cifra calmierata ad appena 100 euro a tratta proprio per le festività Natalizie: c’erano 20 voli programmati dal 19 dicembre al 13 gennaio per consentire ai reggini di rientrare a casa per le festività natalizie risolvendo l’atavico problema dei “pochi voli a costi esorbitanti”. Ebbene, la compagnia ha dovuto cancellare quasi tutti questi voli (ne rimangono soltanto 4 attivi, forse per poco) perchè nessuno ha prenotato i biglietti. Addirittura per il Roma-Reggio Calabria in programma per domani, martedì 19 dicembre, c’erano solo 5 posti prenotati; anche per quello di dopodomani, mercoledì 20 dicembre, appena 5 posti prenotati. E un aereo che non sia un jet privato, non vola per cinque persone: così è stato cancellato.
Restano confermati al momento i voli Roma-Reggio di giovedì 21 (10 prenotati), di venerdì 22 (13 prenotati) e di sabato 23 (46 prenotati), ma non è da escludere che verranno cancellati se le prenotazioni rimarranno così poche anche nei prossimi giorni.
Ma allora non è vero che non ci sono voli e/o che quelli che ci sono costano troppo. La verità è esattamente un’altra: non c’è l’utenza, non c’è il mercato. Voli potrebbero metterne anche dieci, cento, mille a prezzi stracciati, magari anche gratuiti, ma rimarrebbero semivuoti perchè il problema non sono i voli e non è l’Aeroporto. Il problema è la città. Su StrettoWeb lo scriviamo da anni: non sono gli Aeroporti che fanno funzionare le città; al contrario sono le città che fanno funzionare gli Aeroporti. Le compagnie aeree lavorano sul mercato: il giorno in cui la gente vorrà viaggiare per Reggio Calabria, tutte le compagnie aeree faranno a gara per volare su Reggio Calabria. Se però nessuno vuole volare su Reggio Calabria, nessuno vorrà organizzare voli su Reggio Calabria.
Il problema vero è che Reggio Calabria non è attrattiva. Non attira turisti, ormai rifiuta e respinge anche i suoi concittadini che non ne vogliono sapere più neanche di tornare per le feste. A Reggio Calabria – ad esempio – quest’anno non è neanche Natale. Non ci sono eventi, non ci sono luoghi di attrazione, non ci sono concerti, non ci sono mercatini: non c’è niente a differenza di borghi, paesi e cittadine di tutti i dintorni (da Palmi a Corigliano Calabro, da Crotone a Cosenza) dove per le festività arriveranno alcuni tra gli artisti più famosi a livello nazionale che sono stati annunciati già da molti mesi. Quale turista può pensare di venire a trascorrere il Natale a Reggio Calabria? Guardate com’è ridotta piazza Castello in queste ore… Anche chi vive in questa città ha lo sconforto ad uscire di casa, e vogliamo che vengano le persone con gli aerei?
Lo stesso discorso vale per l’Estate: mentre tutte le altre città programmano un cartello di eventi con grande anticipo, a Reggio l’estate reggina – rigorosamente con sconosciuti e improbabili “artisti locali” – viene da anni presentata a fine luglio: come si può pensare di attirare turisti in questo modo?
Senza turisti, rimangono i locali. E a Reggio Calabria ormai vivono soltanto 169.846 persone (censimento al 31 luglio 2023), circa 22 mila persone in meno di dodici anni fa. Tra questi residenti abbiamo 13 mila bambini con meno di 9 anni e 11 mila anziani ultra 80enni. Nella città in cui la mobilità media vede uno scoglio importante già nel superamento delle colonne d’ercole di Villa San Giovanni a Nord, Gambarie ad Est, la spiaggia ad Ovest e Saline a Sud, le persone propense a viaggiare rimangono così poche che neanche l’esistenza di un Aeroporto potrebbe essere giustificata dal mercato bensì si tratta di un lusso per i pochi eletti abituati a viaggiare e ad usufruirne periodicamente.
Che poi su Facebook siano tutti esperti, o meglio presuntuosi nel senso che qualcuno si alza la mattina con la voglia di andare in Francia, in Germania o a New York e vorrebbe il volo ad personam dall’Aeroporto dietro l’incrocio di casa, è un altro discorso e c’è poco da fare. Idem per quelli che hanno il fratello o il cugino che lavora a Biella o a Merano. In generale, sull’ignoranza c’è poco da fare. E la prossima volta che qualcuno si lamenterà perchè “non ci sono i voli” o perchè “costano troppo“, “soprattutto a Natale” mostrategli i dati del Roma-Reggio del 20 dicembre 2023 ad appena cento euro: soltanto 5 biglietti prenotati, volo cancellato.
Il problema non è l’Aeroporto. Il problema è la città. Finché Reggio non sarà nuovamente viva, attrattiva, operosa e ricca di eventi di alto livello, di luoghi di aggregazione, potranno anche mettere tutti i voli del mondo ma rimarranno sempre tristemente vuoti. Prima dei voli bisogna trovare le persone che vogliano arrivare in città, e per trovare le persone che vogliono arrivare in città bisogna creare motivi per portare la gente a Reggio Calabria. E’ da lì che bisogna partire, non il contrario. Ed è una storia che Reggio si trascina da troppi anni: così l’Aeroporto è diventato soltanto l’ennesimo alibi con cui la classe politica che mal governa la città da ormai dieci lunghi anni tenta di scaricare su altro le proprie responsabilità.
La notizia, quindi, non è che non ci sono i voli. La notizia è che non c’è più nessuno che vuole venire a Reggio.