Catania-Sorrento si gioca a porte chiuse: i motivi. Ma gli etnei fanno ricorso

Catania-Sorrento a porte chiuse: domani niente tifosi al Massimino, ma la società rossoblu fa ricorso

StrettoWeb

Catania-Sorrento si gioca a porte chiuse. Niente tifosi, domani sera alle ore 20.45, all’interno di un Massimino che tra la scorsa e questa stagione – nonostante si giocasse tra Serie D e C – ha fatto registrare numeri da massima serie. La decisione è ufficiale ed è stata decretata dall’Osservatorio per le manifestazioni sportive, che ha poi passato la palla a Prefettura e Questura.

Perché Catania-Sorrento si gioca a porte chiuse

La domanda sorge spontanea: perché Catania-Sorrento si gioca a porte chiuse? La decisione nasce alla luce di quanto accaduto in settimana, per la precisione mercoledì sera, fuori dallo stadio Massimino, quando alcuni ultras dei rossazzurri hanno preso d’assalto il pullman dei tifosi del Pescara, arrivato in Sicilia per il match di Coppa Italia Serie C, per la cronaca terminato 2-0.

Il Catania non ci sta e presenta ricorso

Alla luce della decisione, come detto ufficiale, il Catania ha deciso di presentare ricorso al Tar. Come si legge in una nota, il club “rende noto di aver depositato oggi presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, sezione di Catania, ricorso in via d’urgenza finalizzato all’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione, del provvedimento che dispone la disputa della gara Catania-Sorrento in assenza di spettatori”.

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