Chiude il negozio per andare alla recita del figlio: come un biglietto “batte” tutte le forzature sul Natale

Un papà di Lecce ha chiuso il proprio negozio per andare alla recita del figlio: il biglietto che ha commosso il web

StrettoWeb

E’ bastato un biglietto. Breve ma calzante. E commovente e significativo. Così, in poche righe, vengono abbattute e battute tutte le forzature del Natale. Quelle di “cucù” al posto di Gesù, per intenderci, come accaduto in una scuola del padovano. In questo caso l’episodio, ma bellissimo, è di Lecce e vede protagonista un papà che ha chiuso il proprio negozio per andare alla recita del figlio: “Oggi pomeriggio il negozio aprirà dopo le ore 18, perché sarò a sentire i canti natalizi di mio figlio. Capisco il periodo e il disagio ma oggi non c’è niente di più importante. So che capirete. Buon Natale”, ha scritto il proprietario del locale in un biglietto affisso alla vetrina del suo mobilificio.

Parla il papà, Davide Za: “questi momenti non tornano più”

Il papà si chiama Davide Za, che a Repubblica ha detto: “non ero mai stato a una recita di uno dei miei figli, sempre preso dagli impegni di lavoro, ma quest’anno ho detto no. E ho chiuso il negozio. Questi momenti non tornano più. Spesso e volentieri si manca alle recite dei figli per motivi di lavoro, ma quest’anno ho detto no. Per un po’ di anni me le sono perse. Alla fine si fa tutto per i bambini: un conto per mio figlio sarebbe stato vedere solo la madre; un altro vedere entrambi”.

Un insegnamento bellissimo. Il Natale è un momento che, di anno in anno e col passare del tempo, va goduto appieno e in modo lungo e lento. Perché certi momenti non tornano più ed è giusto approfittarne.

Condividi