De Luca e Calenda isolano Renzi, accordo ad un passo in vista delle Europee

Oggi, a Roma, il leader di Sud chiama Nord ha incontrato il segretario di Azione, Carlo Calenda: accordo per le Europee ad un passo

StrettoWeb

Cateno De Luca dopo mesi di incontri e dopo varie trattative fallite, sembra aver trovato la “strada maestra” in vista delle elezioni Europee del prossimo giugno. Lo sbarramento del 4% porta ai partiti “minori” ad apparentarsi per tentare di superare la “tagliola”. Oggi, a Roma, il leader di Sud chiama Nord ha incontrato il segretario di Azione, Carlo Calenda: i due si sono confrontati sulle prossime elezioni europee previste per il mese di giugno e hanno concordato di rivedersi nelle prossime settimane. Insomma, la strategia è chiara: mettere all’angolo Matteo Renzi dopo la rottura sia con Calenda che con De Luca. L’ex presidente del consiglio è riuscito ad accordarsi, al momento solo con Mastella. Basterà per superare lo sbarramento? E’ chiaro che, l’accordo praticamente raggiunto tra Azione e Sud chiama Nord, mette (forse) al riparo l’ex ministro ed il sindaco di Taormina. Ci saranno ostacoli? Non sarà facile gestire le candidature, il simbolo e due “prime donne” come De Luca e Calenda.

Gli insulti tra Calenda e De Luca dello scorso Agosto

Ad onor del vero tra i due non correva buon sangue e se ne sono dette di tutti i colori. Il 28 agosto scorso Carlo Calenda scriveva: “il sindaco di Taormina, già Sindaco di Messina, che si è proclamato Imperatore delle due Sicilie (per inciso ha anche sbagliato titolo perché le due sicilie erano un regno). La verità è che De Luca ed altri personaggi hanno compreso che fare i buffoni maleducati è il modo più semplice per essere votati. Se la democrazia corre un rischio oggi è quello di finire nella farsa”.

La risposta di Cateno De Luca non si fece attendere: “la differenza tra me e Carlo Calenda? Io ho i calli nelle mani, lui li ha nel culo per le tante poltrone che ha avuto in regalo soprattutto da Renzi: prima Ambasciatore, poi Ministro e per ultimo il seggio in Parlamento. “È un “culurinisciutu” con la sindrome del più bello del reame. Carlo è sbarellato perché ho continuato a dire no all’accordo con lui per uccidere Renzi. Curati e smettila di attribuire patenti agli altri”.

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