La figlia dell’amante di Messina Denaro parla davanti al Gip: detiene i segreti del boss

Martina Gentile non solo sarebbe stata una delle "postine" del capomafia latitante, ma sarebbe detentrice di alcuni segreti di Messina Denaro

StrettoWeb

Martina Gentile, figlia di Laura Bonafede, si è avvalsa della facoltà di non rispondere, ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti al Gip, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. La madre è la maestra di Campobello di Mazara amante di Matteo Messina Denaro, arrestata con l’accusa di associazione mafiosa. Gentile si trova agli arresti domiciliari perché madre di una bimba di tre anni e deve rispondere di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena aggravati.

Non solo. Martina sarebbe stata una delle “postine” del capomafia latitante. Insieme a un’altra fiancheggiatrice e amante del boss, Lorena Lanceri, anche lei in carcere, avrebbe gestito la corrispondenza da e per il latitante facendogli anche avere i messaggi della Bonafede. Gli scambi di pizzini avvenivano nello studio di un architetto ed ex assessore comunale ora è indagato, che in una prima fase aveva tentato di prendere le distanze dalla vicenda.

Molto affezionata al padrino, che la considerava come una figlia, secondo gli inquirenti la ragazza avrebbe incontrato Messina Denaro durante la latitanza, come provano le immagini girate dalla polizia un mese prima dell’arresto del boss. Le videocamere piazzate dagli inquirenti ripresero l’auto del capomafia passare davanti casa della donna e rallentare e la Gentile guardare il boss mentre si trovava sulla porta di casa. Si tratta di una gesto ricorrente, una prassi, attraverso la quale Messina Denaro e l’indagata si tenevano in contatto. Le immagini non insospettirono però la polizia che teneva sotto controllo la Bonafede e la figlia.

Ora, secondo i pm, la ragazza avrebbe aderito alla “causa” del mafioso e sarebbe anche depositaria di molti suoi segreti. I magistrati, che stanno cercando di ricostruire la latitanza del capomafia, hanno appurato che Martina Gentile faceva per conto del padrino viaggi a Palermo. Ora si indaga per scoprire se durante le sue “missioni” nel capoluogo consegnava messaggi ad altri favoreggiatori. La misura cautelare è stata notificata alla figlia della Bonafede nella sua casa di Pantelleria: la giovane stava facendo una supplenza in una scuola media dell’isola.

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