Non poteva mancare, anche a Natale, la provocazione che mette in mezzo il mondo LGBT e la parolina magica: “patriarcato”. La street artist Laika, infatti, ha dato alla festività religiosa un significato controverso nelle opere apparse presso la sede di Pro Vita e Famiglia, in viale Manzoni a Roma. Come? Attraverso una reinterpretazione della natività differente e presente mediante due poster: nel primo Gesù bambino – avvolto da fasci arcobaleno, chiaro riferimento alla bandiera LGBT – è insieme alle sue due mamme, due Madonne, che lo coccolano; nel secondo c’è San Giuseppe, falegname, che realizza una bara per il patriarcato.
Due madonne coccolano Gesù: le parole dell’artista
“Questo è il mio augurio di buon Natale a tutti gli italiani – ha dichiarato Laika, l’artista che ha realizzato l’opera – che sia di buon auspicio per il futuro: un futuro senza discriminazioni, che si lascia alle spalle i cosiddetti ‘valori tradizionali’, frutto di una società misogina, omofoba e patriarcale. Di quel patriarcato che ancora oggi è responsabile della morte di una donna ogni tre giorni per mano di un uomo. La cornice non è casuale: è assurdo che nel 2023 ci siano associazioni sponsorizzate e finanziate dallo stato che promuovano valori medievali, come l’ascolto del battito cardiaco del feto e la cancellazione di uno dei due genitori dai certificati di nascita di famiglie gay. Ognuno ha diritto a fare le proprie scelte riguardo il proprio corpo e il proprio orientamento sessuale”.
Due madonne coccolano Gesù, la replica di Pro Vita e Famiglia
Non si è fatta attender la replica di Pro Vita e Famiglia, attraverso il portavoce Jacopo Coghe: “vogliamo ringraziare la Street Artist ‘Laika’ per il murales con cui ha imbrattato la serranda della sede nazionale di Pro Vita & Famiglia a Roma nella Vigilia di Natale: rappresentando con poca originalità un Presepe arcobaleno con ‘due Madonne’ ci ricorda che, nella realtà dei fatti, i figli nascono solo grazie a un uomo e una donna, una verità di natura che nessun atto vandalico potrà mai nascondere”.
”Quanto all’immagine di San Giuseppe che intaglia una bara per il ‘patriarcato’, dipinta sempre dalla cosiddetta artista, segnaleremo alla Digos questo ennesimo riferimento alla morte che ci viene rivolto da attivisti politici di estrema sinistra, sulla scia dell’ordigno esplosivo lanciato nel nostro ufficio durante il corteo trans-femminista di Non Una Di Meno del 25 novembre scorso, su cui le indagini sono tuttora in corso”.
