“L’autonomia penalizza il Sud”, i sindaci calabresi con Decaro (Anci) a Catanzaro

Autonomia differenziata, De Caro: "è importante il messaggio che i sindaci si mettano insieme e ragionino su questo tema che oggi non è ancora nella percezione dei cittadini"

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I sindaci calabresi uniti contro l’Autonomia Differenziata. Confronto e dibattito a Catanzaro con i sindaci delle principali città calabresi: Nicola Fiorita, Franz Caruso (Cosenza), Vincenzo Voce (Crotone) e Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria) con Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Associazione dei Comuni italiani

“Non si tratta sicuramente nè della nascita di un partito dei sindaci, nè di un’iniziativa volta ad assumere un posizionamento politico. Piuttosto intendiamo lanciare un tema centrale che riteniamo, potenzialmente, come la pietra tombale di ogni prospettiva di sviluppo del Sud perché ispirato alla filosofia del dare di più ai ricchi e del comprimere le risorse a disposizione del Sud”, afferma il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. “Il senso di questa iniziativa e mettere insieme i sindaci che sono le sentinelle, gli avamposti dei territori che della comunità tutta a prescindere dai colori politici devono curare gli interessi metterli al centro di un dibattito politico anche alla luce i prezzi di posizioni così autorevoli come quelle del presidente della Regione che dicono che per come si sta sviluppando e cioè senza aver definito prima i lep autonomia differenziata sia da rigettare in toto”.

“Questa riforma – afferma Vincenzo Voce – allontanerà ulteriormente le due Italie che già esistono. E noi sindaci lo diciamo perché viviamo la quotidianità di alcune situazioni politiche sociali come la mancanza di lavoro”. “Di iniziativa significativa per la Calabria”, ha parlato Franz Caruso secondo cui “è importante vedere quattro sindaci coesi e uniti a rappresentare una posizione di difesa del Sud rispetto ad un’ipotesi scellerata di divisione della del territorio in 20 piccole repubbliche. La riforma del titolo V del 2001 non ha fatto bene alla nostra al nostro Paese – ha aggiunto – e lo dico da uomo di sinistra ma il ddl Calderoli acuirà ancora di più differenze, contrasti e divisioni”.

“Dalla discussione che sta emergendo sull’argomento dell’Autonomia differenziata, si capisce sempre di più che si tratta di un tema nazionale che interessa l’intero Paese, una riforma che aumenterà ancora di più il divario tra il Nord e il Sud dell’Italia. Ed è così che lo dobbiamo vivere, perché questo è un governo che ha fatto dell’identità, dell’unità, delle tradizioni, del Tricolore, un orgoglio da portare avanti ed evidenziare e la riforma Calderoli, tutto fa, tranne che parlare all’unità, alla solidarietà e all’identità nazionale. Anzi questa è una legge che sgretola il paese e che calpesta il Tricolore”. Così il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

“Per noi il Tricolore – ha aggiunto Falcomatà – ha un significato serio, quando indossiamo la fascia davvero rappresentiamo le comunità, un pezzo del nostro Paese, l’Italia, altrimenti avremo solo i colori delle rispettive città”. Noi sindaci – ha evidenziato – rappresentiamo un piccolo pezzo di un puzzle che l’intero Paese, senza quel pezzo tutto perde di significato e la legge Calderoli attenta a quell’insieme che è l’identità nazionale”. “Gli esempi più evidenti – ha ricordato il sindaco reggino – li abbiamo già con l’erogazione dei servizi ai cittadini, quali ad esempio gli asili nido comunali, da noi aperti esclusivamente fondi europei, quindi esterni all’Ente. Una iniziativa concreta che potremmo portare avanti, è quella di invitare il ministro Calderoli nelle nostre città, portarlo nei nostri asili comunali, e fargli spiegare ai bambini e alle famiglie che hanno la colpa di essere nati nella parte sbagliata dell’Italia”. “Potremmo dire la stessa cosa – ha concluso – anche per altri servizi essenziali quali la sanità pubblica o il trasporto pubblico locale”. 

Decaro: “iniziativa importante”

“E’ importante il messaggio che i sindaci si mettano insieme e ragionino su questo tema che oggi non è ancora nella percezione dei cittadini. Il fatto che gli amministratori locali ne parlino credo sia qualcosa di rilevante”. Lo ha detto il presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, a Catanzaro a margine di un incontro sull’autonomia differenziata. “Per noi è importante – ha aggiunto Decaro – che siano e tutelate le funzioni dei Comuni e che sia tutelato il cittadino nel proprio diritto e che, se si deve fare l’autonomia differenziata, una scelta che spetta al governo, siano assicurate le risorse per i livelli essenziali delle prestazioni. Tutto questo proprio per permettere ai cittadini, indipendentemente dal luogo dove vivono e secondo i dettami della Costituzione, di avere gli stessi servizi. I servizi – rimarca Decaro – non possono cambiare a seconda del territorio perché ci sono territori come quello dove vivo io che già scontano la spesa storica e che quindi hanno servizi inferiori a quelli di altre regioni del nostro paese e di altri territori. Il rischio è quello di aumentare questo divario”.

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