Migranti, a Palermo un centro per sopravvissuti alle torture

Palermo, il progetto è stato presentato questa mattina nella sala convegni dell'Orto botanico

StrettoWeb

A Palermo è operativo stiamo realizzando un centro di eccellenza internazionale al servizio dei migranti sopravvissuti alla tortura“. Lo ha presentato stamane, nella sala convegni dell’Orto botanico di Palermo, Monica Minardi, presidente di Medici senza frontiere in Italia. L’associazione internazionale ha pubblicato oggi il rapporto “Sopravvivere alla tortura” che illustra il progetto in supporto delle persone migranti e rifugiate che dall’ottobre del 2023 vede coinvolti l’Università degli studi di Palermo e il Policlinico Paolo Giaccone.

“L’Italia è al centro delle rotte migratorie del Mediterraneo – afferma Minardi – chi arriva ha problemi fisici e psicologici. Il fenomeno migratorio in Italia è strutturale e non è un’emergenza. Assistiamo a un aumento dei flussi soprattutto dalla Libia e dalla Tunisia dove spesso i migranti sono vittime di tortura. Noi abbiamo avviato un protocollo già dal 2020 con l’Azienda sanitaria provinciale di Palermo e adesso abbiamo coinvolto l’Università e il Policlinico. La collaborazione prevede un percorso multidisciplinare e multiprofessionale. Per rispondere alle ferite della tortura è necessaria la collaborazione tra medici, psicologi e operatori con competenze giuridiche e sociali. È necessario anche fare ricerca. Il progetto integra i servizi già esistenti a livello territoriale e ha l’obiettivo di diventare un centro di riferimento nazionale e internazionale”. Il convegno, iniziato stamane, proseguirà nel pomeriggio, quando verrà affrontato il tema della presa in carico dei sopravvissuti alla tortura.

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