Natale a Reggio, che disastro! Mancano anche i piani di sicurezza per i villaggi natalizi

"Le casette montate in piazza Duomo il 6 dicembre scorso non erano autorizzate altrimenti sarebbero già in funzione": i consiglieri di minoranza in Comune sul piede di guerra

StrettoWeb

Si è svolta questa mattina la IX commissione Controllo e Garanzia del Consiglio Comunale di Reggio Calabria presieduta dal consigliere Massimo Ripepi. L’incontro prevedeva l’audizione della Dirigente L. Pace (sostituita dalla dottoressa Emily Casciaro) e del dottor D. Malvi in merito alla Delibera di Giunta n. 252 del 04.12.2023 avente ad oggetto – Partenariato Con la Città Metropolitana per l’organizzazione e la realizzazione delle attività previste nel progetto “Natale Metropolitano 2023”.

Un tema caldo quello degli eventi natalizi, a causa della mancanza di pianificazione, all’affidamento dell’organizzazione alla società in house Svi.Pro.Re. e alle evidenti lacune. Emblematiche, in tal senso, le casette di Natale allestite nella sola piazza Duomo e ancora non aperte per mancanza di autorizzazioni. Casette del tutto abusive, come emerso nei giorni scorsi, tanto che solo ieri, 13 dicembre, è stata pubblicata sull’albo pretorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, l’“Approvazione schema accordo di partenariato – Allestimento e gestione dei villaggi tematici progetto “Natale Metropolitano 2023”“.

Il documento è stato prodotto a seguito di un incontro tra Comune e Città Metropolitana che si è svolto solo il 12 dicembre. Un colpevole ritardo, sempre più evidente, che ha portato alla situazione odierna: un’atmosfera natalizia inesistente per Reggio Calabria, cittadini delusi e associazioni sul piede di guerra.

Autorizzazioni sì, no o forse?

In merito alle autorizzazioni per le casette installate in piazza Duomo dalla Svi.Pro.Re. e non ancora operative, la dottoressa Casciaro ha precisato che sarebbe stata implicite nell’accordo di partenariato tra Comune e Città Metropolitana. “La delibera del 4 dicembre scorso dice che per realizzare i villaggi noi concediamo ‘uso gratuito del suolo pubblico“, ha sottolineato. Dal canto suo Malvi ha precisato che “le uniche casette che necessitano di autorizzazione sono quelle che somministrano bevande e alimenti. Tutto il resto può già operare“.

Chiederemo le autorizzazioni quando ci sarà la somministrazione di bevande e alimenti – chiosa Casciaro –. C’è un progetto, c’è una planimetria presentata da Svi.Pro.Re., quindi non c’è bisogno di autorizzazione se c’è un accordo di partenariato tra due enti“, rimarca. Perplesso sul punto Massimo Ripepi, che nota come oltre alla delibera debba esserci un’autorizzazione.

Neri: “totale mancanza di organizzazione”

Anche il consigliere della Lega Armando Neri è intervenuto sul punto, precisando come i funzionari non abbiano “alcun tipo di responsabilità in questo caso, ma la responsabilità è politica e risiede nella totale mancanza di organizzazione del Natale 2023.  La delibera non è un’autorizzazione ad occupare il suolo pubblico. Le delibere di giunta non hanno potere dispositivo dal punto di vista amministrativo, ma possono dare un indirizzo politico agli uffici“.

La Città Metropolitana – sottolinea Neri – ha approvato ieri con delibera l’allestimento dei villaggi, quindi le casette sono state montate prima della delibera. Si parla, tra l’altro, di criticità nell’allestimento e si parla ancora di dover fare un accordo di partenariato per velocizzare le procedure. La delibera del 4 non ha potere autorizzativo“, sottolinea Neri.

Casette non autorizzate: “corto circuito politico”

Per il consigliere Roberto Vizzari il ritardo nell’organizzazione “è gravissimo e inaudito. Prima dell’8 dicembre andrebbe programmato tutto. Gli uffici stanno cercando di mettere una toppa ad un buco, che però potrebbe essere peggio del buco stesso. Di questo deve rispondere la politica e non gli uffici“.

Determinato a vederci chiaro, dopo il suo accesso agli atti, anche il consigliere Mario Cardia che ha voluto ringraziare “i funzionari del settore Suap che questa mattina hanno messo la faccia per la vicenda Natale 2023 che è imbarazzante. E’ un corto circuito del tutto politico. Il Comune di Reggio per il primo anno è stato commissariato per il Natale e non ha pubblicato un manifestazione di interesse per le associazioni del territorio. Se le casette fossero state autorizzate sarebbero state aperte giorno 8 dicembre“, chiosa Cardia.

Per Demetrio Marinoè anomalo il fatto che un ente di area vasta che dovrebbe acquisire i progetti di tutti i Comuni faccia un atto inverso, ovvero organizzi un Natale per la sola città di Reggio Calabria. Siamo fuori tempo massimo rispetto alle valutazioni che andavano fatte prime e non adesso“, ha precisato il consigliere di minoranza.

Latella: “godiamoci questo Natale”

A difendere l’operato del Comune nel corso della commissione i consiglieri Giuseppe Marino e Giovanni Latella. Per Marino “la discussione sembra surreale. Siamo al 14 dicembre e tutti vorremmo che le attività prendessero l’avvio. La delibera c’è, quindi le successive autorizzazioni ci saranno quando si dovranno somministrare alimenti o bevande. Non è mio compito fare indagini sulla regolarità”.

Per Giovanni Latella “questa amministrazione in nove anni ha fatto della trasparenza il suo cavallo di battaglia. E’ vero siamo in ritardo, ma la città è illuminata e a festa, è accogliente e addobbata. Godiamoci questo Natale, anche se in ritardo, perché abbiamo una città accogliente che non ha nulla da invidiare ad altre città come Salerno”.

Piani di sicurezza? Non pervenuti

In chiusura, dopo che la dottoressa Casciaro ha ribadito che saranno gli operatori che somministrano bevande e alimenti a dover essere autorizzati, e dopo aver ammesso che “effettivamente potevamo essere più veloci, ma forse c’è stata una pecca di comunicazione tra Comune, Città Metropolitana e chi doveva realizzare il progetto”, una domanda del consigliere Cardia ha raggelato i presenti. “C’è un piano di sicurezza per i villaggi?”. No. Non c’è. “Lo dovranno presentare appena ci saranno le autorizzazioni”, ha precisato l’ufficio. Dunque ad oggi il piano di sicurezza non c’è.

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