Ponte sullo Stretto, Accorinti la spara grossa: “sarà bomba atomica sul Sud Italia”

Le parole dell'ex sindaco di Messina Renato Accorinti, da oltre venticinque anni contro il Ponte sullo Stretto

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Sta occupando simbolicamente la sede del Pd per dire no al Ponte sullo stretto. Protagonista l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti. “Oggi, più che mai, è il momento di unirsi. È il momento che i partiti di opposizione, che già si sono schierati contro il Ponte sullo Stretto, si uniscano, assieme ai loro uffici legali, in questa grande battaglia politica. Perché adesso, davvero, si sta oltrepassando ogni limite. Stanno sganciando una bomba atomica sul Meridione e non possiamo restare fermi e inermi. Proprio per questa ragione, oggi, sono qui, a Roma, a pochi giorni dal Natale. E ho deciso di occupare la sede centrale del Partito Democratico, per avere una risposta chiara e compatta, senza tatticismi e strategie politiche individuali. Chiediamo unità. Non andrò via fino a quando non incontrerò la segretaria del PD Elly Schlein”. A parlare, è l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, da oltre venticinque anni contro il Ponte sullo Stretto, che stamani ha occupato la sede del Partito democratico al Nazareno.

Lo scorso 2 dicembre, a Messina, c’è stata una manifestazione contro il Ponte sullo Stretto che però è stata un flop con circa 2-3 mila partecipanti nonostante la mobilitazione di tutti i grandi partiti della sinistra, i sindacati e i movimenti civici: “Noi, dal basso, abbiamo fatto la nostra parte – ricorda – E siamo scesi in piazza per dire ‘no’ al Ponte. Adesso, è il momento che i politici facciano il loro dovere. L’unico modo per fermare questa follia è che tutti i partiti di opposizione, già schierati contro il Ponte, uniscano i loro uffici legali, per opporsi allo sperpero di questa montagna di soldi. Ci sentiamo traditi da coloro che dovrebbero essere i custodi dei nostri diritti e che si stanno perdendo in tatticismi e strategie individuali, per una mera questione politica-elettorale. La maggior parte della popolazione italiana non vuole il Ponte: lo dicono tutti i sondaggi nazionali. Oggi, sono qui per chiedere un confronto con Elly Schlein e con il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, per avere risposte chiare e concrete. Mi sarei aspettato, infatti, di vederli sfilare, al nostro fianco, a Messina, lo scorso 2 dicembre, come ha fatto Angelo Bonelli, del resto, che ha già lanciato la proposta di unire tutte le forze di opposizione in questa grande battaglia. Ma nessuno dei due era presente: né Elly Schlein, né Giuseppe Conte. E mancavano i segretari nazionali dei sindacati“.

La battaglia di Accorinti contro il Ponte va avanti da oltre 25 anni: “Una lotta sottovalutata, in quanto, molti, purtroppo, pensano che sia solo una battaglia contro un’infrastruttura trasportistica. Ma non è così. È molto di più. È una battaglia per i diritti del Sud e per il suo vero e necessario sviluppo. Adesso abbiamo oltrepassato ogni limite. E mi rivolgo a Elly Schlein, a Giuseppe Conte, a tutti i partiti di opposizione e ai segretari nazionali dei sindacati. Perché è arrivato il momento di agire concretamente. E di agire assieme“.

Ma Accorinti è stato Sindaco di Messina dal 2013 al 2018 e aveva promesso di realizzare tutte le “alternative” e “priorità” rispetto al Ponte sullo Stretto: la “flotta dello Stretto”, la “metropolitana del mare” e tante altre fantomatiche urgenze che però non è stato in grado di fare sancendo un totale fallimento amministrativo. Come può, adesso, continuare ad avere credibilità politica?

L'ex sindaco di Messina sta occupando la sede del PD
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