Reggina, il bilancio della Fenice: Ballarino tra mercato, Sant’Agata, cessione e ripescaggio

Reggina, il patron e DG della Fenice Nino Ballarino traccia un bilancio di fine anno dopo i suoi tre mesi sullo Stretto

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Per la Reggio Calabria calcistica si chiude uno dei peggiori, se non forse il peggiore, anno della sua storia. La Reggina esattamente un anno fa si ritrovava festante a lottare per la Serie A, dopo il successo di Ascoli, in una delle soste natalizie più dolci e belle. Dai nomi scoppiettanti a inizio mercato, richiesti da mister Inzaghi e potenzialmente esaudibili, a tutte le questioni legate alla ristrutturazione, ai conti a cui stare attenti, all’inizio anno con la sconfitta interna contro la Spal. Proprio da quello stop si doveva capire che l’anno sarebbe stato nefasto. Un incubo. Piccola gioia, quell’urlo pazzesco al Granillo al gol di Canotto. Poi il buio.

A tracciare il bilancio di fine anno ci sono però protagonisti che poco hanno a che fare con quanto accaduto un anno fa. C’è una nuova proprietà, una nuova categoria, un nuovo allenatore, un nuovo gruppo. E’ tutto nuovo, anche la società e il nome, almeno per adesso. C’è La Fenice Amaranto, guidata da Ballarino, che ha parlato a Video Touring tracciando un bilancio di questi tre mesi e guardando al futuro.

Reggina, Ballarino: “ecco perché il nome La Fenice Amaranto”

Occasione questa, a precisa domanda, anche per ritoccare l’argomento nome: “La Fenice Amaranto” è stato scelto perché “c’era una idea precisa, simbolo di rinascita. L’Università non c’entra nulla – precisa – e non pensavo portasse a una contestazione così forte”.

Reggina, le critiche alla Fenice e a Ballarino

Il patron e DG non poteva non essere incalzato sulle critiche e su questo difficile avvio: secondo l’imprenditore catanese sul suo neonato club si sono “riversate tutte le amarezze” che i tifosi hanno subito in questi anni con la Reggina. “Sono stati mesi intensi, in mezzo a tante difficoltà. Ero pronto a ricevere critiche dal punto di vista tecnico, ma mi hanno un po’ sorpreso quelle personali. La gente non ha più fiducia di chi parla in maniera chiara”, precisa, ma “io sono un onesto lavoratore che cerca di programmare una attività, in questo caso un percorso sportivo e societario”. Come già ribadito altre volte, l’obiettivo di Ballarino è la programmazione a piccoli passi.

Programmazione ed eventuale ripescaggio

Programmazione che però deve passare per forza di cose dall’uscita al più presto da questa categoria. Rimanere dieci in Serie D piace forse a qualcuno – magari a chi li ha scelti – ma non piace di certo alla piazza reggina . Anche su questo (e cioè sull’eventuale questione ripescaggio) Ballarino ha fatto intendere che “in un modo o nell’altro” si farà trovare pronto. “Ma non posso farlo da solo, bisogna essere tutti dalla stessa parte, tifosi e giornalisti compresi”.

Il calciomercato

La programmazione passa anche dal calciomercato. C’è stato un momento in cui si è parlato di rivoluzione, con addii di calciatori con contratti pesanti. Poi, dietrofront. Qualche uscita, anche importante, tra quelli definiti dagli addetti ai lavori “lussi della categoria”, ma solo un’entrata, al netto delle dichiarazioni. Questo per quanto riguarda il mercato dei Dilettanti di dicembre. Ora si apre quello dei Prof. Il DG, però, sembra rimanere della stessa idea di queste settimane. Tradotto: “non aspettatevi grandi cose”. La società è contenta di aver “creato un gruppo importante”, non giudicabile “nella loro pienezza”. Per Ballarino la “rosa è costruita con criterio ed in prospettiva, con under di assoluto valore”.

Sant’Agata

La programmazione, oltre che da Serie C e calciomercato, passa anche dal Sant’Agata, checché ne dicano coloro che – per difendere l’indifendibile – sono arrivati ad affermare che il centro sportivo non è gestibile a livello economico nella sua totalità. Sì, magari quasi quasi lo abbandoniamo, tanto già è così. E pensare che tutto il Sud Italia invidia questa struttura, che non per caso – ma perché utilizzata con intelligenza – ha portato a dieci anni di Serie A della Reggina.

La Città Metropolitana ha pubblicato un bando provvisorio – di sei mesi – nei giorni scorsi, alle stesse condizioni con cui finora lo utilizzava la Fenice, che per questo ci sarà: “partecipiamo”, ha precisato Ballarino. Che non può non far notare di nuovo la situazione legata alla manutenzione. “Abbiamo avuto un colloquio con gli organi competenti per quanto concerne la manutenzione straordinaria della struttura nel periodo in cui si attenderà l’esito del bando”.

La cessione del club

Tra gli argomenti trattati anche quello legato alla cessione societaria. Si è detto tanto, anche per via delle “strategie” di Ballarino. Una conferenza “show”, quei famosi “5 giorni”, la mancata risposta a un ragazzo che ha inviato la PEC nei tempi. Tutto un gran caos. Alla fine nulla di fatto. Così Ballarino l’ha potuta indirizzare, di nuovo, sul sembrava ci fosse la fila, io sono stato definito inadeguato, ma vi ricordo che il giorno prima dell’iscrizione (quello dopo la scelta ufficiale di Brunetti, ndr) avevo detto all’allora sindaco f.f. che se ci fosse stato qualcuno pronto a rilevare la società, ero disposto a mettermi da parte”. Poi i famosi 5 giorni, in cui “c’è stata un’apertura da parte mia, ma sono ancora qua”.

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