Reggio Calabria, Falcomatà fa scena muta sulla Giunta: “serve coraggio, non sono Don Abbondio”

Reggio Calabria, Falcomatà: "la città subisce le conseguenze di una crisi più ampia". Il sindaco non chiarisce la questione Giunta

StrettoWeb

Tutti presenti nell’ultima seduta del 2023 del consiglio comunale di Reggio Calabria. I consiglieri comunali del Partito Democratico e dei Democratici e Progressisti, assenti per protesta nell’ultima riunione, oggi siedono regolarmente nella massima assise comunale giurando “fedeltà al sindaco Falcomatà”. Tutto pronto per la Giunta, qualcuno penserà, ma non è così.

Falcomatà sulle divisioni nella maggioranza

Il primo cittadino, alla fine della fase dei preliminari, fa un intervento, in cui non chiarisce nè tempi e nè modalità della nuova Giunta. Una cosa va sottolineata: il nuovo esecutivo non è un’ossessione di qualche giornalista o dello Spirito Santo, ma è stato lo stesso sindaco a parlare di azzeramento e “terzo tempo“. Il sindaco ha detto: “ho sentito parlare di divisioni e frammentazioni ma ricordo all’opposizione che il Governo soltanto pochi giorni fa è andato sotto sul Mes”. Mugugni da parte dei consiglieri di Minoranza con l’appello a Falcomatà di “informarsi prima di parlare”.

Falcomatà sulla Mediterranea e le assunzioni

“Crisi? La città subisce alcune negatività. Pensiamo alla Mediterranea, ai 10 mila iscritti dei primi anni del 2000. Adesso sono solo 3 mila. E’ chiaro che tutto ciò provoca delle conseguenze negative“, rimarca Falcomatà. “Le assunzioni al Comune firmate ieri una delle emozioni più belle vissute“, sottolinea il sindaco.

Falcomatà ed i valori

“Abbiamo tanti valori che ci uniscono – si rivolge alla sua maggioranza il sindaco Falcomatà- li portiamo avanti da 9 anni e sono quelli intorno ai quali abbiamo sottoscritto un mandato. Diciamo che abbiamo attraversato il deserto, abbiamo senso di responsabilità e dobbiamo essere coraggiosi. Io di certo non mi rivedo nella figura di don Abbondio”, conclude Falcomatà.

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