A Reggio Calabria “il Natale di Sviprore”, Neri: “un cinepanettone dal sapore amaro”

"Ho in mente un titolo: il Natale di Sviprore, un cinepanettone dal sapore molto amaro": così Armando Neri durante il Consiglio comunale di Reggio Calabria

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Durante la seduta del Consiglio Comunale in corso a Reggio Calabria non poteva non essere trattato il tema del Natale. Siamo al 7 dicembre e ancora in giro per la città le uniche luminarie accese sono quelle delle attività private. “Ho in mente un titolo: il Natale di Sviprore, un cinepanettone dal sapore molto amaro – ha detto il consigliere Armando Neri, che denota totale assenza di programmazione da parte dell’amministrazione. E’ un periodo, questo, che dovrebbe essere caldo ma di calore se ne vede poco. Ho fatto un accesso agli atti a Sviprore perché il Natale è bello quando oltre ad essere luminoso è anche trasparente“.

Si tratta di un metodo davvero poco democratico in cui il Comune di Reggio Calabria è stato completamente commissariato politicamente e amministrativamente – sottolinea Neri –, perché si deciso di affidare, in quello che viene chiamato il Natale Metropolitano ma che per il 98% è il Natale del centro storico, ad una società in house che è di un altro ente“. Se questa decisione avesse prodotto i frutti sperati – chiosa Neri – “ben venga, ma ancora non c’è nulla di nulla, nessun risultato. Forse domani vedremo un albero, forse“.

Sono state scavalcate tutte le regole amministrative e questa cosa non ha prodotto nessun risultato positivo. Ci sono altre città come esempi virtuosi, come Palmi o Messina, che hanno organizzato il Natale per tempo, con grandi cantanti“, che porteranno un indotto. “Perché a Reggio Calabria no? Nonostante il cinepanettone di Sviprore“, si chiede il consigliere Neri che conclude con quello che definisce un “paradosso: perché c’è un coinvolgimento diretto delle associazioni nel centro storico, mentre nelle periferie è previsto un avviso pubblico? C’è un Natale più importante ed uno meno importante in altre zone della città?“.

Sull’argomento è tornato anche il consigliere Massimo Ripepi, che afferma non possa “l’organizzazione andare a Sviprore. C’è il Commissariamento di Quartuccio e Malara, votati dal Popolo. Il Palazzo di Giustizia lo avete dato al Ministero, il Natale a Sviprore. State commissariando tutto“.

Sul tema è intervenuto anche il consigliere Carmelo Versace, ex Sindaco metropolitano f.f.: “Sviprore è stato fatto per superare le lungaggini amministrative, ci sarà un momento in cui vedremo se questo programma – che sarà presentato da qui a qualche ora – rispetterà quanto è stato detto. L’accesso agli atti dirà se le procedure sono positive e o meno”.

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