Ha preso il via nella sala Perri di Palazzo Alvaro a Reggio Calabria il progetto “Palèa Jenèa – Orme nella Storia” promosso dal comune di Bova in collaborazione con il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne di Unime e la Città Metropolitana di Reggio Calabria. L’iniziativa vede protagonisti i ragazzi di nove istituti del territorio metropolitano che saranno impegnati lungo tutto l’arco dell’anno in una serie di incontri e di uscite sul territorio utili ad approfondire diverse sfaccettature del microcosmo dei greci di Calabria.
L’incontro di palazzo Alvaro è stato aperto dal Vicesindaco di Bova Gianfranco Marino che ha spiegato le finalità di un percorso attraverso cui si intende consolidare una sinergia istituzionale con le scuole partita ormai da anni, attraverso la quale si vuole superare la consueta dinamica di insegnamento legata alla lingua di minoranza, puntando sul trasferimento dell’elemento identitario costituito da un insieme di caratteristiche.
Margherita Festa, responsabile del Museo G. Rohlfs per i rapporti con le Università, le Scuole e i gruppi di ricerca, ha spiegato il progetto che “nasce dalla collaborazione tra scuole, istituzioni ed università. Ci saranno 4 incontri più una visita a Bova dove gli studenti saranno i grandi protagonisti. L’obiettivo è preservare l’identità dei Greci di Calabria”.
Il Prof. Daniele Castrizio, direttore del Museo della Lingua – G. Rohlfs, ha evidenziato: “noi siamo tutti Greci di Calabria, ma c’è una minoranza che ha conservato la lingua. Dobbiamo portare tutto questo nelle scuole come cultura, storia ed identità. Noi in Grecia siamo molto apprezzati”.
Rudy Lizzi, consigliere metropolitano con delega alla pubblica istruzione ed alle minoranze linguistiche, ha sottolineato “l’importanza del progetto e della partecipazione di numerosi studenti dell’area metropolitana”.