“Ho molto apprezzato la circostanza che Rfi si sia attivata per fare studi di progettazione che riguardano sia l’ipotesi del tracciato che congiunge Praia a Tarsia e poi Cosenza, sia l’ipotesi del tracciato tirrenico, sia l’ipotesi del tracciato che riguarda la possibilità di congiungere Tarsia da Lagonegro. Io mi aspetto che all’esito del dibattito pubblico si scelga la strada migliore avendo contezza del fatto che la strada migliore è quella che determina la realizzazione dell’alta velocità nei tempi più brevi possibili, perchè la Calabria non può più aspettare“. Con queste parole il governatore calabrese Roberto Occhiuto durante la conferenza stampa presso la sede delle Ferrovia dello Stato di Roma nella giornata di giovedì è intervenuto sul dibattito in corso rispetto al tracciato dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria.
Un dibattito particolarmente acceso rispetto all’eventualità che dopo il suo arrivo a Praia già progettato, il tracciato continui lungo la costa tirrenica o al contrario viri verso Tarsia seguendo poi il percorso dell’A2 Salerno-Reggio Calabria passando da Cosenza. I vantaggi di questo percorso sarebbero indubbiamente quelli di collegare direttamente una città come Cosenza e il suo hinterland con i principali poli collegati dall’alta velocità, quindi da un lato Salerno, Napoli, Roma e il Nord Italia, dall’altro Reggio e – nell’ottica del Ponte sullo Stretto – anche Messina, Catania e Palermo. Inoltre il passaggio da Cosenza avvicinerebbe anche la fascia jonica e i collegamenti con Matera e la Puglia.
Al contrario, il tracciato tirrenico sarebbe certamente più rapido per la linea diretta da qualsiasi destinazione dell’estremo Sud (la Sicilia, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Lamezia Terme e quindi Catanzaro) con Salerno, Napoli, Roma e il Nord. Cosenza, inoltre, è collegata molto bene con questa linea grazie alla ferrovia con Paola (di cui è previsto anche il raddoppio) che consente di spostarsi in treno in appena 20 minuti dalla città della Valle del Crati fin sulla costa, ma soprattutto realizzare l’infrastruttura lungo la costa consentirebbe di risparmiare soldi e tempo rispetto alla complessità di costruire una nuova ferrovia interna tra le montagne.
E questo particolare è proprio quello che Occhiuto ha evidenziato nel suo intervento. Lui che da governatore, cosentino, evidentemente non ha messo da parte il buon senso. Dopotutto il Ministero ha già ampiamente caldeggiato questa soluzione. Per cui quindi adesso si attende solo l’ufficialità. A meno di clamorosi colpi di scena.