Il giovane playmaker reggino della Pallacanestro Viola Tommaso Russo è stato ospite all’interno del format televisivo Momenti Neroarancio, in onda sulla Tv ufficiale della Pallacanestro Viola, Videotouring per tracciare un bilancio dei primi mesi stagionali in vista dell’inizio del girone di ritorno.
“Ho la fortuna di giocare in un gruppo fantastico. L’impegno del Coach Cigarini di metterci in campo è dovuto proprio a questo, alla nostra forza di essere gruppo“, ha dichiarato.
La marcatura su Marco Laganà contro Piazza Armerina
“Sono partito in quintetto. Una soddisfazione per me, davanti ai tifosi della mia città. Sono reggino, vivo qui. Vedere il Palazzetto così festante mi ha emozionato tanto. Sapevo di dover marcare Marco Laganà, avversario di assoluto rispetto. Sono contentissimo della vittoria. Non è stata facile. Loro sono una squadra tosta. Sto lavorando duro per tutto questo. Il Coach mi da tanta fiducia, i compagni idem. Non mi aspettavo tutto ciò e combatto per farmi trovare pronto“.
Dove posso migliorare?
“Visione di gioco, palleggio, tiro, un pò in tutto. Il Coach mi chiede difesa e ci sto lavorando tanto. I miei compagni, sia in campo che fuori mi aiutano e lo apprezzo“.
Lo staff tecnico
“Senza il loro lavoro non saremmo qui, si tocca con mano il loro costante e certosino lavoro“.
Il percorso di Tommaso
“A 14 anni sono partito per formarmi a Colleferro. Sono stato cresciuto da Donato Avenia: per me è un secondo padre. Mi ha aiutato a crescere sia come persona che come atleta. Colleferro è stata un’esperienza indimenticabile: ho giocato campionati di livello importanti“.
Orgoglio di papà
Figlio di Alberto Russo, atleta con trascorsi alla Viola e non solo, il giovane Tommaso ha parlato così del padre: “ha influito tanto nella mia passione per il basket ma non ha mai fatto pressioni. Lui è molto contento di quello che sto facendo, è orgoglioso ed è felice“.
Il prossimo avversario: il Cus Catania
“Ha detto bene il Coach. Testa alla partita e stop. Non pensiamo a turni successivi anche se giocheremo con Capo d’Orlando, a casa loro. Gli etnei si sono rafforzati, ne siamo consapevoli e vogliamo far bene evitando qualsiasi tipo d’insidia“.