L’Aeroporto di Reggio Calabria ha chiuso il 2023 con 293.261 passeggeri annui: un dato in forte crescita rispetto al 2022 e ai due anni precedenti, quindi al periodo condizionato pesantemente dallo stop ai viaggi imposto dalle restrizioni per la pandemia di Covid-19, ma ancora lontanissimo dall’era pre-Covid quando nel 2019 lo scalo – già in crisi – faceva comunque 365 mila passeggeri annui.
I dati sono stati pubblicati oggi da Assaeroporti e testimoniano, a livello storico, quanto l’Aeroporto dello Stretto sia indietro rispetto al suo periodo di massimo splendore iniziato nel 2006 e concluso nel 2014 proprio nella stagione del “modello Reggio” quando per nove anni consecutivi il numero di passeggeri del Tito Minniti è stato sempre superiore al mezzo milione annuo, con un record di 607 mila nel 2006 e poi ancora 583 mila nel 2007 e 572 mila nel 2012 quando ancora atterravano i charter provenienti dalla Russia voluti dall’allora governatore Scopelliti. Il numero dei passeggeri era quindi superiore del doppio rispetto ad oggi: poi il crollo, in concomitanza con l’avvento di Falcomatà al Comune e quindi l’ultimo decennio di profondo degrado della città:
Certamente il 2024 con l’arrivo di Ryanair da aprile darà una svolta importante allo scalo reggino. Intanto vanno diversamente le cose negli altri aeroporti di Calabria e Sicilia, che funzionano bene confermando che i problemi di Reggio non sono di contesto ma dipendono proprio dalle condizioni della città. Di seguito tutti i dati dei passeggeri annui del 2023 negli aeroporti di Calabria e Sicilia.
Passeggeri annui 2023 negli aeroporti della Sicilia
- Catania 10.739.614
- Palermo 8.103.024
- Trapani 1.332.860
- Lampedusa 339.266
- Comiso 303.414
Totale: 20 milioni 818 mila e 178 passeggeri annui
Passeggeri annui 2023 negli aeroporti della Calabria
- Lamezia Terme 2.839.441
- Reggio Calabria 293.261
- Crotone 228.095
Totale: 3 milioni 360 mila e 797 passeggeri annui
Record assoluto di passeggeri nel 20023 in Italia
Nuovo record storico per gli aeroporti italiani che nel 2023 toccano per la prima volta quota 197,2 milioni di passeggeri, superando del 2,1% il 2019, anno del precedente primato, ancora non influenzato dalla crisi pandemica. E’ quanto rivela Assaeroporti. Se la fase di ripresa post-Covid aveva visto il ruolo centrale del mercato domestico, il 2023 segna il pieno recupero del segmento internazionale, la parte più qualificante del traffico aereo, che raggiunge i 128 milioni di passeggeri, lo 0,1% in più sul 2019. Un leggero gap rispetto ai livelli pre-Covid si riscontra invece per i movimenti aerei, che nel 2023 sono stati inferiori del 2,6% sul 2019, attestandosi a 1.601.059 unità. Più passeggeri e meno aerei che, quindi, viaggiano con un load factor maggiore, comportando benefici anche in termini ambientali. Con il superamento dei volumi del 2019, nel 2023 il settore si lascia pertanto alle spalle gli anni duri della pandemia, nel corso dei quali il sistema aeroportuale ha perso almeno 280 milioni di passeggeri.
In leggera flessione il traffico cargo, influenzato dall’attuale contesto economico e geopolitico. Nel 2023 le merci movimentate sono state 1.086.810 tonnellate, -1,5% sul 2019 e -1,6% rispetto al 2022. Lo scalo di Milano Malpensa, con 665.655 tonnellate, conferma la leadership nazionale, processando il 65% delle merci avio del nostro Paese, seguito dagli scali di Roma Fiumicino, 18%, Venezia, 4,2% e Bologna, 4%.
Passeggeri annui 2023 negli aeroporti d’Italia
- Roma Fiumicino 40,5 milioni
- Milano Malpensa 26,1 milioni
- Bergamo 16 milioni
- Napoli 12,4 milioni
- Venezia 11,3 milioni
- Catania 10,7 milioni
- Bologna 10 milioni
- Milano Linate 9,4 milioni
- Palermo 8,1
- Bari 6,5 milioni
- Pisa 5,1 milioni
- Cagliari 4,8 milioni
- Torino 4,5 milioni
- Roma Ciampino 3,9 milioni
- Verona 3,4 milioni
- Olbia 3,3 milioni
- Brindisi 3,2 milioni
- Firenze 3,1 milioni
- Treviso 3 milioni
- Lamezia Terme 2,8 milioni
- Alghero 1,5 milioni
- Genova 1,3 milioni
- Trapani 1,3 milioni
- Trieste 930 mila
- Pescara 870 mila
- Perugia 530 mila
- Ancona 520 mila
Il commento di Assaeroporti
Il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo, ha commentato: “Il 2023 si è chiuso con quasi 200 milioni di passeggeri, un record assoluto per gli aeroporti italiani, un’importante soglia psicologica raggiunta. Si conferma una straordinaria voglia di volare, a riprova della resilienza del nostro comparto, che è in ottima salute e resta strategico per il Paese. Il 2023 però – ha aggiunto – è stato anche un anno caratterizzato da forti ‘turbolenze’: penso al modo con cui è stata gestita la vicenda del caro voli, all’ennesimo rinvio del dossier ITA – Lufthansa, così come al tema dell’addizionale comunale, sul quale regna una grande confusione. Gli operatori dovrebbero invece poter contare su un quadro di riferimento più stabile, meno estemporaneo. I gestori per essere competitivi hanno la necessità di pianificare per tempo gli investimenti e possono farlo solo con un miglior coordinamento delle politiche. Speriamo – ha concluso Borgomeo – che il Piano Nazionale degli Aeroporti di prossima pubblicazione definisca chiare linee strategiche per il comparto”.