Bandecchi se la ride. E voi litigate

Bandecchi se la ride perché ha raggiunto il suo obiettivo: quello di farvi litigare. E intanto aumenta la popolarità, mentre l'Italia guarda sempre di più alla forma e non alla sostanza

StrettoWeb

Bandecchi se la ride. Me lo immagino lì, nel suo ufficio, quello da cui magari pubblica i suoi video social, che se la ride. Proprio così. Legge i commenti della gente e ride. E lo sapete perché se la ride? Perché ha centrato – o sta centrando, se preferite – il suo obiettivo: quello di farvi litigare. Tutti. Chi lo azzanna, chi lo osanna, chi gli vorrebbe saltare addosso per aggredirlo fisicamente, chi per dargli un bacio (magari non sulla lingua).

Bandecchi ha lasciato il calcio per la politica perché vuole diventare Premier. Lo ha detto, più volte, lo pensa davvero. Non sappiamo se ci riuscirà. Di certo sta aumentando sempre di più la sua popolarità proprio per l’atteggiamento di cui sopra. E voi litigate. E lui se la ride. Uscite esagerate nei toni e nei modi, provocazioni e simili. Ma le sue comparsate aumentano e fanno uscire fuori inutili personaggi. Leggasi finti perbenisti e moralisti, femministe incallite (e forse anche loro finte). Tutti parlano di lui. E lui se la ride.

Non apprezzo molto il Bandecchi politico. Anzi, sono più preciso: non apprezzo il metodo comunicativo. I luoghi, i modi, i toni, i tempi, non sempre sono adatti a un certo contesto. Però, come scriveva bene il Direttore di StrettoWeb qualche giorno fa, questo tipo di politica è il risultato ovvio e banale di anni di cattiva gestione della cosa pubblica da parte degli altri, quelli che si vestono bene, si pettinano i capelli e parlano il politichese ma nei fatti hanno fallito in toto. Bandecchi lo sa, perché è furbo. E continua così. Mentre lui se la ride e voi litigate.

Voi non guardate il culo ad una donna?

E litigate pure, dividendovi in fazioni, se lui dice che “è normale che un uomo guardi il bel culo di una donna”. Poteva dire fondoschiena? Sedere? Poteva dirlo al bar con amici anziché in Consiglio Comunale? Sì. Ma mica ha detto un’eresia, una bestemmia. Chi è che critica Bandecchi? Chi poi esce di casa e culi non li guarda soltanto, ma magari fa anche altro? Perché, che io sappia, guardare il culo di una donna non è reato. O forse non ancora. Sia chiaro: non difendo Bandecchi, ma non sopporto la deriva sempre più paurosa che la società sta prendendo. Una società che si indigna per la forma, ma che poi nella sostanza fa spazio al populismo.

Tema Reggina. Anche qui: voi litigate e lui ride. Non lo avevate capito? Non avevate capito dall’inizio che la sua – sullo sponsor da 100 mila euro alla Fenice – era una provocazione? Sciocchi, ad arrabbiarvi. Una strategia. Per un solo motivo: Bandecchi, quel rifiuto di Brunetti – dopo che Latella lo aveva sedotto per tanto tempo – se lo è legato al dito. E se ora si sta interessando a Reggio Calabria è solo e unicamente per una sua rivincita, perché non gli è andata giù la vicenda. E quindi sceglie la più semplice delle strategie: smaschera e palesa tutte le ambiguità e le anomalie di questa brutta storia, nel tentativo di aprire gli occhi alla cittadinanza su quello che è successo alla principale squadra della città svenduta e tradita. Era tutto studiato a tavolino. Con l’obiettivo di farvi arrabbiare. E litigare. E lui se la ride.

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