Bandecchi ci ricasca: “un uomo normale guarda il bel culo a una donna. E se riesce se la tromba anche”

Stefano Bandecchi accende ancora una volta il Consiglio Comunale con frasi off limits: le parole del Sindaco di Terni a qualche giorno dalla sua presenza a Reggio Calabria

L'ultimo intervento di Bandecchi in Consiglio Comunale
StrettoWeb

Ancora Stefano Bandecchi. Il Sindaco di Terni ci ricasca e in Consiglio Comunale scatena nuovamente il caos, a qualche mese di distanza dalla clamorosa rissa in cui è arrivato quasi alle mani con un esponente dell’Opposizione e a due giorni dalla sua presenza a Reggio Calabria per presentare il progetto politico condiviso con Massimo Ripepi. Questa volta la sua ira è scaturita dalle parole di Cinzia Fabrizi, Consigliere di Fratelli d’Italia, che ha contestato il pensiero di Bandecchi espresso qualche settimana fa in un’intervista (“chi non ha mai tradito la fidanzata non è normale”). E così, mentre si doveva scegliere se votare un emendamento sulla violenza di genere, l’imprenditore e proprietario di Unicusano ha detto la sua, utilizzando i suoi consueti toni off limits.

Cosa ha detto Bandecchi in Consiglio Comunale

“Dovete decidere se fate qualcosa contro di me, che frase ho detto, e io vi risponderò perché le ho detto. So che tutti gli italiani maschi mi hanno capito, perlomeno quelli normali e sani di mente, così come tutte le femmine normali. E’ vero che l’Italia è piena di imbecilli e c’è chi fa fatica a capire le mie parole, che rivendico tutte una per una. Un uomo normale guarda il bel culo di un’altra donna e forse ci prova anche. Poi se ci riesce se la tromba anche. Se poi non ci riesce invece torna a casa. Ora, offendetevi quanto cazzo volete ma questa è la mia idea. Chiuso con la mia idea, e potete fare ciò che volete, dovete decidere se votare un emendamento sulla violenza di genere oppure no”.

“Non è che dobbiamo star qui a fare le indicazioni su cosa pensa un uomo e una donna. Io penso quello che mi pare: non ho mai ammazzato nessuna donna, non ho mai picchiato nessuna donna e non mi risulta di avere avuto denunce da donne. Detto ciò, se volete fare qualcosa sulla violenza di genere, bene, altrimenti Alternativa Popolare è libera di scegliere quel che vuol votare. Io voterò contro questo emendamento perché a me voi non dovete insegnare nulla, né di Destra e né di Sinistra. E ribadisco: le persone normali hanno capito cosa volevo dire”.

Caos in Aula: le Opposizioni se ne vanno, “fate scappare i topi”

Queste parole hanno scatenato il caos. I Consiglieri di Opposizione hanno lasciato l’aula e Bandecchi ha replicato: “fate scappare i topi”, evidenziando che i “femminicidi sono commessi da quattro rincoglioniti e ossessionati”. Alla fine l’atto sulla violenza di genere è stato approvato, però con le modifiche stabilite dalla maggioranza.

La Lega chiede le dimissioni di Bandecchi

Su quanto accaduto, nelle ore successive, si sono espressi diversi partiti di Minoranza. La Lega, ad esempio, ha chiesto le dimissioni del primo cittadino umbro. “Ancora una volta – sottolinea in un comunicato – il sindaco dimostra totale mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e delle donne, esprimendo concetti sconclusionati che condanniamo con forza e che dovrebbero spingerlo alle dimissioni immediate. Non è la prima volta che Bandecchi si lascia andare a comportamenti che palesano totale mancanza della cultura del rispetto delle donne, come già avvenuto di recente nel corso di una trasmissione televisiva e in tante altre occasioni in cui le sue parole hanno travalicato i limiti della decenza”.

“Linguaggio scurrile e volgare, provocazioni, offese: tutto il vocabolario del sindaco ha trovato sfogo in un consiglio comunale ridotto ormai a una bettola. Un atteggiamento che non possiamo più tollerare e che più volte abbiamo segnalato al prefetto di Terni. Bandecchi non è in grado di fare il sindaco di una città come Terni, non solo per i risultati amministrativi deludenti e le promesse elettorali finite nel vuoto, ma per il perpetrarsi di atteggiamenti che giorno dopo giorno stanno mettendo in ridicolo lui e il suo partito e fanno vergognare la città di Terni che è chiamato a rappresentare”, conclude la Lega.

Le donne di M5S: “noi gli uomini come Bandecchi non li guardiamo neanche”

“Noi donne del Movimento 5 stelle, quelli come Stefano Bandecchi che utilizzano costantemente il turpiloquio, infarciscono di violenza verbale ogni contraddittorio e manifestano una subcultura radicata a cui probabilmente per arroganza non hanno mai posto rimedio, non li guardiamo neanche“. Così in una nota le donne del Movimento 5 Stelle.“Se il sindaco avesse avuto un minimo di pudore o di rispetto nei confronti delle donne e di quel consiglio, non avrebbe dovuto neanche presentarsi in aula. Sono anni – aggiungono – che Stefano Bandecchi dimostra in ogni sua uscita intolleranza, cattiveria sessista gratuita, una mentalità patriarcale della peggior specie e un’arroganza verbale che il più delle volte culmina nel silenziare la sua interlocutrice di turno solo perché la pensa diversamente”.

“La coerenza è importante. E le parole sono importanti! Non creda il sindaco di Terni di parlare sempre ed esclusivamente con i suoi accoliti. Coloro che a prescindere prendono le sue difese senza considerare in alcun modo quanto ipocrita e vergognoso possa essere considerato il loro atteggiamento, in particolare le rappresentanti del genere femminile. Noi siamo profondamente preoccupate dall’atteggiamento sessista che spesso emerge nella nostra società ed alimenta disuguaglianze e pregiudizi, danneggiando non solo le donne ma anche gli uomini”, continuano.

“Ci chiediamo e chiediamo al sindaco di Terni se è consapevole delle implicazioni negative che tale atteggiamento suscita. Alcuni comportamenti o commenti possono sembrare banali o innocenti, ma in realtà perpetuano stereotipi dannosi e contribuiscono ad una cultura che impedisce alle donne di raggiungere il loro potenziale. Eppure, crediamo ancora fermamente che sia nell’interesse generale promuovere l’uguaglianza di genere. È compito di tutti sfidare le idee radicate che vedono le donne come oggetto sessuale o come esseri inferiori agli uomini. Abbiamo sfide enormi che ci attendono e siamo ancora qui a difenderci da pregiudizi o stereotipi, mendicando dignità e rispetto. Il sindaco Bandecchi farebbe bene a tornare in sé, in nome di un’armonia generale di intenti almeno sui temi fondamentali della nostra società”, si conclude la nota.

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