L’approvazione degli Etf su Bitcoin ha segnato una vera e propria rivoluzione nella finanza internazionale, stravolgendo i precedenti assetti e aprendo una nuova pagina di storia: ai microfoni di StrettoWeb parla Antonio Censabella, investitore professionale, CEO di Mediterraneo Capital insieme al figlio Daniele (COO) nonché uno dei più grandi esperti di finanza e criptovalute del Sud Italia. Siciliano doc, vive a Palermo e con la sua holding di famiglia con sede a Londra e negli USA gestisce i patrimoni di grandi aziende e imprenditori. “Io sono entrato nel mondo Bitcoin nel 2015“, ci svela oggi. “Bitcoin è nato per essere la tua moneta, essendo un sistema completamente decentralizzato: significa che se tu la compri e la tieni su un wallet hardware, è veramente tua, senza banche e intermediari. Quindi è nato proprio per osteggiare il sistema bancario. Durante questi anni tutti noi abbiamo parlato di adozione di Bitcoin. Ecco, la famosa adozione è avvenuta storicamente ieri: giorno 11 gennaio 2024 rimarrà per sempre una data storica nel mondo della finanza mondiale perchè i più grandi gestori di fondi del mondo quali BlackRock, Fidelity, etc. etc., che nel complesso gestiscono più di un terzo della finanza mondiale, non solo hanno creato un fondo basato su un Bitcoin, ma BlackRock l’ha persino quotato al NASDAQ. Significa che i grossi capitali che prima osteggiavano e non facevano altro che parlar male di Bitcoin (ricordo che noi eravamo considerati tutti dei truffatori), in realtà ieri lo hanno ufficialmente adottato. Solo ieri nella prima giornata di trading per questi nuovi Etf su Bitcoin ci sono stati 4 miliardi e mezzo di dollari di contrattazioni! Il passaggio storico è proprio questo: fondi di investimento che non potevano acquistare Bitcoin perchè non avevano autorizzazioni, parliamo dei Paperoni del mondo, oggi attraverso questi fondi possono realmente investire in Bitcoin. Deve essere chiaro però che acquistando Bitcoin attraverso l’Etf, non si acquistano fisicamente i Bitcoin. L’acquirente non avrà il possesso di quei Bitcoin, ma starà investendo su Bitcoin tramite l’Etf che sarà il vero proprietario dei Bitcoin. Un passaggio molto importante, perchè l’Etf ti vende le sue quote e lui compra i Bitcoin che restano di proprietà dell’Etf”.
Chiediamo a Censabella se arrivati a questo punto, nello storico scontro ideologico tra istituzioni bancarie e governative e Bitcoin, fosse Bitcoin ad avere bisogno dell’adozione ufficiale della grande finanza o al contrario fossero i grandi fondi ad avere bisogno di Bitcoin. E l’esperto non ha dubbi: “Io credo che i grandi investitori abbiano approfittato innanzitutto del prossimo halving, che è ormai imminente (mancano poco più di tre mesi). Non è casuale che l’approvazione sia avvenuta adesso, e questo significa per gli americani aver di fatto messo le mani e il monopolio sul mondo delle criptovalute, perchè prima quel mondo era completamente un affare quasi completamente cinese e invece oggi è un affare quasi esclusivamente americano. Non a caso hanno fatto la guerra a Binance e al suo fondatore nei mesi scorsi: adesso abbiamo capito che aveva una motivazione. Dovevano tracciare la strada a BlackRock ovvero agli USA. Oggi possiamo dire che gli USA comandano il mondo cripto: la maggior parte dei miners sono lì, la maggior parte della finanza attraverso questi nuovi fondi arriverà dagli USA, quindi in futuro hanno preso il monopolio. Gli americani fanno così: entrano nel business per comandare”.
Sulla tendenza futura del prezzo di Bitcoin Censabella ritiene che “gli Etf porteranno liquidità a livelli di trilioni, un valore enormemente superiore all’attuale totalità di controvalore in Bitcoin. Quindi quando si sentono previsioni che ipotizzano un prezzo di Bitcoin a 100 mila dollari entro fine anno, o anche di mezzo milione di dollari a fine 2025, io credo siano cifre molto più che realistiche perchè l’accesso di questi capitali nel mondo delle criptovalute non farà altro che aumentare il market cap di Bitcoin. No, queste previsioni non sono affatto inattendibili. Credo inoltre che chi sta vendendo in queste ore stia commettendo un errore: il ritracciamento pre-halving ci sarà, ma non sappiamo se partirà da 50 mila dollari, da 55 mila dollari, da 60 mila dollari. Il prezzo salirà la prossima settimana come effetto dell’afflusso dei primi volumi dagli Etf, soltanto dopo inizierà il ritracciamento legato esclusivamente all’halving sullo stesso ciclo degli halving precedenti che non verranno influenzati dagli Etf”.
Il consiglio principale di Censabella sui Bitcoin è quello di “tenerli e acquistarli sui sistemi tradizionali del mondo cripto, perchè l’Etf fa pagare commissioni mentre sugli Exchange non ci sono commissioni e quei Bitcoin sono davvero tuoi. Poi se qualcuno si sente più sicuro perchè li consiglia la banca, ben venga: io non demonizzo nessuno ed è comunque qualcosa di positivo per il mondo Bitcoin”.
La chicca dell’esperto è sul lungo termine: “In questo momento c’è un nuovo evento, un nuovo trend che si sta muovendo sotto traccia che è quello della tokenizzazione degli asset. Significa che qualunque asset (casa tua, la tua azienda, la tua macchina) può essere tokenizzata e quindi messa a reddito. Per quanto riguarda Bitcoin, penso che l’halving del 2028 verrà fortemente influenzato dalla bolla degli asset tokenizzati. Così come BlackRock ha creato l’Etf su Bitcoin, la JPMorgan offre ai clienti di un certo tipo la tokenizzazione degli asset e quando comincia JPMorgan significa che poi arriveranno tutti: è un business micidiale che consente di mettere a reddito qualunque cosa, soprattutto le aziende”.
Censabella, da attento investitore, è anche esperto di geopolitica e non può fare a meno di evidenziare come “nel 2024 andranno a votare i due terzi della popolazione mondiale: significa che si rivoluzioneranno gli assetti politici di molti Paesi del mondo, soprattutto potrebbe cambiare il governo degli USA e anche in Europa le elezioni europee potranno rimescolare le carte. Ecco, io credo che nei prossimi mesi, dopo le elezioni più importanti di questo 2024, le tensioni e i venti di guerra che soffiano nel mondo potrebbero affievolirsi e scemare. Già nel 2023 i mercati finanziari hanno anticipato questo trend. E’ importante ricordare da dove siamo partiti: l’anno scorso, tra febbraio e marzo 2023, con il fallimento di molte banche americane e soprattutto della Silicon Valley Bank, si è innescato un meccanismo che ha determinato una svolta storica a livello finanziario. Da quel momento infatti gli USA hanno perso la loro centralità, il loro dominio, sui mercati finanziari che oggi ha spostato il suo centro nevralgico in Asia. Questo ci spiega perchè l’America aveva disperatamente bisogno di adottare Bitcoin, che consentirà una certa ripresa ma comunque adesso gli USA dovranno abituarsi ad essere secondi in classifica. In Asia ci sono Paesi come Cina, India e Indonesia che stanno scalpitando in modo sempre più dirompente, in America purtroppo la situazione è decadente e lo dico con dispiacere, da innamorato pazzo degli State’s quale sono. Ma purtroppo la situazione reale è questa”.