Calabria nel caos, agricoltori in protesta: lunghe code di trattori paralizzano la SS 106 | VIDEO

Forti proteste questa mattina in Calabria per la manifestazione degli agricoltori, che stanno paralizzando la SS 106 coi propri trattori

Agricoltori in protesta in Calabria: lunghe code di trattori sulla SS 106
StrettoWeb

E’ un inizio di settimana movimentato anche in Calabria. Così come in altre Regioni del Sud, infatti, questo lunedì mattina è esplosa la protesta – già annunciata – da parte degli agricoltori, che con i propri trattori stanno manifestando per strada paralizzando alcune strade da nord a sud della punta dello stivale. I problemi maggiori a Catanzaro e Crotone, in provincia, con lunghe code di trattori che percorrono la strada lentamente, rallentando il traffico. La manifestazione è organizzata dai Cra, i Comitati Riuniti Agricoltori.

In Calabria le file più lunghe, anche di diversi chilometri, si registrano da Botricello a Cropani, direzione Reggio Calabria, ma anche tra Cosenza, Castrovillari e Lamezia. Capofila, con i mezzi agricoli, il Movimento Territorio e Agricoltura (Mta). Sul posto Forze dell’Ordine e Anas. Come si può vedere dal video in alto, tante difficoltà si stanno verificando per i normali automobilisti che in queste ore stanno percorrendo la SS 106.

I motivi della manifestazione degli agricoltori

Come detto, la protesta degli agricoltori era già stata preannunciata e oggi è stata soltanto messa in pratica, come previsto. I motivi principali sono economici: vanno dall’aumento del prezzo del gasolio e delle materie prime a burocrazia e concorrenza internazionale dei prodotti, fino ai danni di natura ambientale provocati in questi mesi. La manifestazione è definita “ad oltranza”: ha come finalità quella di salvare l’agricoltura italiana “dalle importazioni selvagge, dal saccheggio e dagli abusi delle banche, da uno Stato asservito a multinazionali capace solo di affossarci di tasse, accise e storture di ogni genere”. Sotto accusa l’intera classe politica “incapace di tutelare lavoratori e imprese”, ma anche le politiche comunitarie e i grandi sindacati, giudicati colpevoli “di tradimento degli interessi dei lavoratori”.

I Cra spiegano in un “codice etico” pubblicato sul proprio profilo Facebook che le proprie azioni non hanno natura “sovversiva o eversiva” e che ogni manifestazione si svolgerà in piena collaborazione con la pubblica sicurezza. Ieri, sempre sulla pagina Facebook Cra – Agricoltori Traditi, nel corso di una diretta i Cra hanno spiegato che “la manifestazione nazionale sarà a oltranza e a macchia d’olio, una esplosione civile del popolo italiano che non ne può più di questa situazione. I sindacati sono un disastro e non rappresentano più il mondo agricolo, non sono più credibili. Per non parlare del sistema politico asservito totalmente ai grandi poteri internazionali e a questa Europa. Manifesteremo a oltranza in totale collaborazione con le forze dell’ordine”.

L’Associazione Coltivatori Italiani: “la protesta degli agricoltori è un termometro del paese che ha bisogno di ascolto”

“Il mondo agricolo ha bisogno di essere ascoltato ed accompagnato nelle scelte più opportune che tutelino l’impegno e la passione dei produttori che da sempre si spendono per offrire cibi sani, di qualità, che ogni giorno finiscono sulle tavole italiane, nei mercati nazionali e anche internazionali. Soprattutto in Calabria – riconosciuta ormai come prima regione italiana per produzione biologica – la tutela degli agricoltori passi dal consumo consapevole di una filiera corta che preferisca le produzioni locali a quelle straniere che minacciano, in alcuni casi anche in maniera sleale, la grande capacità delle aziende italiane di fare qualità”.

Lo afferma Elisabetta Santoianni nel partecipare vicinanza e solidarietà al mondo agricolo che oggi in Calabria sta manifestando in contemporanea alle altre manifestazioni che in tutta Italia riportano l’attenzione sui costi di produzione ormai divenuti insostenibili, sull’aumento sproporzionato del prezzo del gasolio agricolo e delle materie prime, sulla concorrenza sleale dei produttori esteri, sulla mancanza di un adeguato supporto al credito in agricoltura.

“Sono il termometro di un Paese intero che va aiutato con politiche efficaci che, tenendo conto dei parametri europei, tutelino la qualità delle produzioni, spingano i consumatori a scegliere prodotti territoriali e nazionali, ma soprattutto sostengano in maniera strategica un settore che per l’Italia e la Calabria in particolare rappresenta un asse strategico di economia sostenibile, legata anche al turismo esperienziale di cui tanto oggi si parla e che qui può rappresentare una vera chiave di volta per il futuro della regione”.

La strada del Farm to Fork, che prevede l’abbandono del 10% dei terreni agricoli entro il 2030 e l’abbattimento dei concimi e dei fitofarmaci, deve spingere “gli agricoltori della Calabria che già puntano sul biologico e dunque su una agricoltura di qualità a realizzare un modello di produttività sostenibile in linea con quanto chiede l’Europa. La sfida è ardua ma la grande caparbietà e passione degli agricoltori saprà trovare la giusta strada per realizzare gli obiettivi previsti. Ma vanno attuate politiche di sostegno perché le aziende, alle quali si chiede maggiore sacrificio, possano sentirsi tutelate e difese dal Governo e dalle politiche agricole che metteremo in campo nei prossimi anni”.

“La Lega Calabria si schiera al fianco degli agricoltori in protesta contro le politiche agricole dell’UE”

“La Lega Calabria si schiera al fianco degli agricoltori che stanno protestando in tutta la regione contro le politiche agricole dell’Unione europea e le difficoltà economiche che stanno affrontando. La protesta, che ha visto i produttori agricoli bloccare strade e manifestare con i loro trattori, è stata accolta con solidarietà e sostegno da parte del partito politico”. Così in una nota la Lega Calabria.

“La Lega Calabria comprende le preoccupazioni degli agricoltori riguardo ai costi di produzione insostenibili, all’aumento del prezzo del gasolio agricolo e delle materie prime, alla concorrenza sleale dei produttori esteri e alla mancanza di supporto al credito in agricoltura. Il partito riconosce che queste sfide mettono a rischio la sostenibilità e la prosperità del settore agricolo e dell’intera comunità calabrese”.

“Pertanto, la Lega Calabria chiede al governo di impegnarsi attivamente per trovare soluzioni concrete che possano affrontare le difficoltà che gli agricoltori stanno affrontando. Il partito sostiene la richiesta di maggiore attenzione e azione da parte delle autorità per proteggere il tessuto economico e sociale della regione”.

“La Lega Calabria si impegna a portare avanti la causa degli agricoltori e a lavorare per garantire che le loro voci vengano ascoltate e che si trovino soluzioni efficaci per sostenere il settore agricolo e l’intera comunità calabrese. Il partito si impegna a lavorare in collaborazione con le associazioni di categoria e le istituzioni per affrontare le sfide e promuovere lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura in Calabria”.

Bevacqua (PD) esprime la propria vicinanza ai lavoratori del comparto e chiede all’assessore al ramo di affrontare immediatamente la vertenza

Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, esprime la propria vicinanza e la propria solidarietà ai lavoratori del comparto agricolo calabrese che stanno manifestando in queste ore su tutto il territorio regionale. “Il malessere che stiamo registrando – scrive Bevacqua in una nota – è profondo ed è figlio di una cattiva gestione complessiva, nazionale e locale, che non ha tenuto nella giusta considerazione le necessità degli agricoltori, messi a dura prova dalla pandemia, dalla guerra e una crisi economica che ha visto lievitare i costi per la gestione delle imprese, con aumenti inconcepibili per carburanti e materie prime.

“Per non parlare poi della crisi che hanno dovuto gli agricoltori a causa delle continue incursioni dei cinghiali e i danni con cui sono stati costretti a confrontarsi i produttori vitivinicoli per l’effetto dei cambiamenti climatici. Inevitabile che, prima o poi, questa situazione scoppiasse in tutta la sua gravità, specialmente in una fase in cui ci si aspettava, invece, un’iniezione di risorse dai fondi europei e dal Pnrr. La mancanza di programmazione di provvedimenti in grado di valorizzare le nostre eccellenze e introdurre le indispensabili innovazioni tecnologiche nel comparto hanno fatto il resto”.

“Adesso, però – conclude il capogruppo del Pd – non c’è più tempo da perdere e occorre che il governo regionale e l’assessorato all’Agricoltura comincino a fornire risposte e mettano in campo una programmazione rinnovata dopo un confronto con i lavoratori e i loro rappresentanti. Facendo luce anche sulle denunce che sono state veicolate dalla stampa in ordine alla lentezza degli uffici preposti al rilascio di autorizzazioni e rimborsi e a presunti episodi di corruzione per accelerare le pratiche. Come gruppo del Pd siamo pronti a fornire il nostro contributo fattivo per dare ossigeno a un settore nevralgico per l’economia calabrese”.

Condividi