Il Cesena degli ex Reggina vola, ma che follia in campo: padre di un giocatore rifila un pugno ad avversario | VIDEO

Alla fine del match di Serie C Cesena-Olbia, il padre dell'attaccante Shpendi è sceso in campo e ha rifilato un pugno al portiere dei sardi

Cesena-Olbia, il padre di Shpendi rifila pugno a portiere dei sardi
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L’anno scorso ha sfiorato la Serie B, questa volta invece potrebbe farcela. Stiamo parlando del Cesena di Mimmo Toscano, il Re della Serie C. La squadra guidata dal tecnico reggino – con una folta rappresentanza di altri ex amaranto in organico, tra cui Corazza De Rose – domina il girone B di Serie C. Capolista a +2 sulla seconda, ha vinto anche ieri, battendo di misura l’Olbia proprio con un gol di Corazza. La partita però, anzi il post partita, è passato alle cronache per ben altri motivi. Il padre del giovane attaccante albanese Shpendi, quest’ultimo capocannoniere del campionato con 10 reti, al termine della sfida è sceso in campo e ha rifilato un pugno al portiere avversario, Filippo Rinaldi. Il motivo del gesto? Durante la partita l’estremo difensore si era reso protagonista di un duro contrasto nei confronti di Shpendi. Così il padre del giocatore, Liman Shpendi, ha ben pensato di vendicarsi da solo.

Pugno padre Shpendi, il comunicato del Cesena

Con un comunicato sul proprio sito ufficiale, il Cesena ha immediatamente preso le distanze dall’uomo e dall’accaduto. “Il Cesena FC, con riferimento all’episodio verificatosi ieri, in occasione della partita Cesena-Olbia – si legge – stigmatizza con fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato, condannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza e ogni condotta antisportiva che nulla hanno a che vedere con i principi di lealtà e fair play che da sempre contraddistinguono il club.

“Sono altresì già state poste in essere, in collaborazione con le autorità competenti, anche mediante consultazione del sistema di videosorveglianza dello Stadio, tutte le attività necessarie alla ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione del soggetto resosi protagonista dell’episodio accaduto al termine della gara, allo scopo di consentire l’adozione dei provvedimenti previsti dalla Legge. La società continuerà a promuovere con convinzione i valori positivi del calcio e a compiere ogni sforzo per garantire la sicurezza di tutti i propri tifosi ed addetti ai lavori, affinché possano assistere con serenità agli eventi sportivi di cui Cesena FC è protagonista”.

Pugno padre Shpendi, il comunicato dell’Olbia

Poco dopo è arrivato anche il comunicato dell’Olbia, ovviamente di simile tenore. “L’Olbia calcio condanna fermamente l’episodio accaduto alla fine della partita Cesena Olbia di ieri pomeriggio ai danni del nostro tesserato Filippo Rinaldi. Tali avvenimenti non possono essere tollerati a maggior ragione se si perpetrano sul luogo di lavoro e in alcun modo giustificati. La Società esprime pubblicamente la propria vicinanza a Filippo e si augura che il fatto possa rientrare in una circostanza isolata e che si possa continuare senza indugio a lavorare per far sì che la sicurezza negli stadi non sia mai più la “notizia del giorno”.

Le scuse dell’aggressore

L’aggressore, comunque, ha chiesto scusa per l’accaduto. “Chiedo scusa a tutti, a tutta Italia e al Cesena FC per il mio bruttissimo gesto. So di avere deluso tante persone e per questo motivo chiedo scusa centomila volte. Ho visto mio figlio a terra sanguinante con l’altro giocatore che gli dava una botta da dietro pensando non si fosse fatto nulla, per questo motivo, come padre, sono uscito fuori di testa, ma assolutamente non ho colpito nessuno”.

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