Non finiscono i guai di Chiara Ferragni, da settimane ormai alle prese con numerosi problemi. Questi, scatenati in conseguenza della multa dell’Antitrust in seguito al caso Balocco. Poi, come sappiamo, lo scandalo Dolci Preziosi, l’indagine per truffa e tutto ciò che sappiamo. L’influencer si è detta disponibile a collaborare con le autorità. Sui social intanto si sono create le fazioni di chi la appoggia e di chi la critica. L’imprenditrice ha perso molto di quel consenso che proprio nella sua casa – i social – si era costruito negli anni.
Trudi prende le distanze da Chiara Ferragni: “estranei ad attività di beneficenza con lei”
A peggiorare la situazione ci hanno pensato due importanti aziende – Trudi e Oreo – che hanno voluto chiarire le rispettive posizioni su collaborazioni con Chiara Ferragni. Si ricordi, per dovere di cronaca, che – oltre alle numerose questioni sopra esposte – l’influencer ha interrotto il rapporto anche con qualche importante sponsor. Tornando alle aziende, Trudi – che produce giocattoli e peluche – ha voluto smentire alcune indiscrezioni apparse sui giornali, dichiarandosi “estranea a qualsiasi attività di beneficenza o altra iniziativa sviluppata autonomamente da Tbs Crew – Chiara Ferragni”.
La vicenda è nota: qualche anno fa Chiara Ferragni sponsorizzò una bambola Trudi di 34 centimetri con le sue fattezze. “Visto che molti di voi hanno amato la bambola Chiara Ferragni che creammo per il nostro matrimonio, abbiamo deciso di creare un’edizione limitata della Chiara Ferragni Mascotte: si vende ora su The Blonde Salad e tutti i profitti andranno a Stomp out bullying, un’organizzazione no profit per combattere contro il cyberbullismo, un argomento molto vicino al mio cuore”, scriveva l’influencer. I giornalisti del programma Zona Bianca, su Rete 4, una decina di giorni fa hanno contattato i vertici dell’organizzazione no profit “Stomp out bullying”, sentendosi rispondere (dal Ceo Ross Ellis) che non sanno “chi sia questa donna” e di “non avere ricevuto alcuna donazione”.
Così la Trudi è uscita allo scoperto, tirandosene fuori e scaricando l’imprenditrice: “il packaging e la bambola stessa non hanno mai riportato alcuna comunicazione riferente ad azioni di beneficenza o altro”. In pratica, l’azienda è stata contattata sì – nel 2018 – dalla Trudi Tbs Crew, ma solo per lo sviluppo e la produzione della bambola.
La presa di posizione di Oreo su Ferragni: lettera integrale
Altrettanto forte è la precisazione di Oreo, secondo cui la collaborazione con l’influencer “non prevedeva alcun accordo di beneficenza”. A chiarirlo è la società Mondelez Italia, titolare del marchio Oreo, che ha risposto al Codacons in merito alla richiesta di chiarimenti circa l’iniziativa di solidarietà avviata nel 2020 dalla Ferragni. Il riferimento è alla promozione di una capsule collection (cioè una collezione formata da pochi capi coordinati) realizzata in collaborazione con l’azienda Oreo. Anche qui di mezzo la beneficenza: la Ferragni precisava allora che il 100% del ricavato delle vendite di queste capsule collection sarebbe andate in beneficenza per iniziativa contro il Covid, spiega la Codacons. Oggi, però, anche Oreo si tira fuori. In queste settimane, praticamente, buona parte delle aziende importanti – a cui è stato associato il nome di Chiara Ferragni – prendono le distanze in maniera netta ed equivocabile dall’imprenditrice e dalle sue iniziative.
La lettera integrale di Oreo. “In risposta alla vs lettera del 15/01/2024 si rende necessario evidenziare preliminarmente che l’accordo di collaborazione tra Oreo e Chiara Ferragni comportava che la Sig.ra Chiara Ferragni disegnasse un packaging in limited edition di Oreo Double, in vendita da Marzo 2020 per un breve periodo e da noi venduto alla grande distribuzione allo stesso prezzo di cessione del prodotto standard. Contemporaneamente veniva creata una capsule collection (linea di abbigliamento in edizione limitata ritraente il biscotto Oreo) a marchio Oreo by Chiara Ferragni. La capsule collection Oreo by Chiara Ferragni comprendeva una parte utilizzata come premio del concorso ‘Libera il tuo stile Oreo’ nel 2020, e come tale non oggetto di vendita, e un’altra parte dedicata, venduta direttamente dalla Sig.ra Chiara Ferragni attraverso i propri canali. La collaborazione sopra descritta non prevedeva alcun accordo di beneficenza”.