Due punti nelle ultime cinque, la sconfitta di Cremona nel finale e ora l’arrivo della vicecapolista. Il Cosenza attende il Venezia, che affronterà domani al San Vito-Marulla. Certo, magari avrebbe preferito farlo in altro momento, però forse l’avversario può essere il giusto stimolo in un momento difficile. Mister Caserta, che da ieri ha a disposizione anche il ritrovato Gyamfi, dopo averlo allenato a Benevento, ha parlato della sfida alla vigilia ai microfoni dei giornalisti.
Il Cosenza e la fiducia in Caserta: “restiamo uniti”
Non può mancare il riferimento al momento attuale, alle difficoltà, alla fiducia della società: “già due mesi fa mi hanno chiesto se sentivo la fiducia, se ero tranquillo, e stavamo andando bene. Questa cosa secondo me non porta beneficio a nessuno. Capisco che i risultati non arrivano e il clima è negativo, ma la fiducia deve essere reciproca da tutte le componenti e se sono ancora qui evidentemente la fiducia è reciproca tra tutti”.
Su questo tema è lungo l’intervento di Caserta, che ci tiene a fare alcune precisazioni: “io sono qui a lavorare, poi sarà sempre qualcun altro a decidere del mio futuro e della squadra. Sono un dipendente del Cosenza e sono qui per fare il massimo aiutato dai giocatori. Un altro appello che faccio ai tifosi: indipendentemente da quello che accadrà in partita, bisogna restare vicini alla squadra. Ci sono ragazzi giovani, vedi Cimino, a cui la palla pesa nei momenti di difficoltà. Voglio vedere uno stadio che li incita, anche e soprattutto in caso di errori, perché ne hanno bisogno”.
Il calcio e il termine “progetto”
“Nel calcio si parla tanto di progetto, ma spesso e volentieri finiscono dopo due o tre partite fatte male”, chiarisce Caserta. “Se andiamo a vedere le squadre in vetta alla classifica, hanno una continuità con lo stesso allenatore. Nessun tecnico ha la bacchetta magica. Sin dall’inizio si è visto un Cosenza propositivo, è quello che mi piace. Poi ci sono i pro e i contro in qualsiasi cosa. Se aspetti una squadra che aspetta hai pro e contro, se giochi a viso aperto lo stesso. Abbiamo raccolto molti punti all’inizio, poi abbiamo fatto male. Con il Catanzaro abbiamo avuto un contraccolpo. Io credo tanto nel mio lavoro, so che posso fare tanto con i ragazzi. Il progetto iniziale era una salvezza senza passare dai playout. Adesso siamo in difficoltà ma è proprio in questi momenti che bisogna stare uniti”.
Il Cosenza e i 14 pali
Tuttavia, pur mettendoci del suo in alcune circostanze, bisogna anche ammette che il Cosenza è sfortunato, dall’alto sei suoi 14 pali: “per me sarebbe facile trovare un alibi, non sono uno che li cerca, ma se questi pali li trasformassimo in punti parleremmo di una classifica diversa. Anche nell’ultima gara siamo stati sfortunati. Però non dobbiamo pensarci, perché altrimenti tiriamo dentro negatività”.
Cosenza-Venezia, tra indisponibili e nuovi arrivi
Caserta fa il punto tra infortunati e nuovi arrivati: “non ci sarà Canotto e neanche Meroni, oltre a Martino. A questi si aggiunge Florenzi perché ha avuto la febbre per un virus intestinale. I nuovi stanno bene, Camporese e Frabotta li abbiamo visti. Gyamfi era a Benevento, all’epoca quando c’ero io ha fatto poche partite ma è un ragazzo volenteroso, ha fatto diverse partite in B e qualche apparizione in Serie A”.