Criscitiello attacca la FIGC: “esclusione Reggina dalla Serie B meriterebbe indagine della Procura”

Reggina, il Direttore di Sportitalia Michele Criscitiello attacca la FIGC e Gravina citando l'esclusione degli amaranto dalla Serie B

StrettoWeb

L’esclusione della Reggina dalla Serie B di questa estate continua a far discutere. Negli ultimi giorni tanti tifosi amaranto si sono nuovamente accaniti contro la Federazione, alla luce di una notizia – rimbalzata sui social – di una sentenza della Cassazione che avrebbe considerato illegittima l’impugnazione di Agenzia delle Entrate e INPS contro la transazione fiscale. Gli attacchi al capo della FIGC, Gabriele Gravina, non si sono fermati anche perché alimentati dal bassissimo voto di Criscitiello alla Federazione: uno zero bello e buono.

Reggina, la pagella di Criscitiello alla FIGC

Il Direttore di Sportitalia, sul sito della stessa tv, ha pubblicato un editoriale con le pagelle del 2023. Dieci voti, da 10 a 0 appunto, con il più alto a Spalletti e il più basso alla FIGC. “Annata orribile per la Federazione – ha scritto – Perde Mancini e credibilità dopo avergli pubblicamente consegnato le chiavi di Coverciano. L’Italia gioca male e si qualifica per miracolo divino. La gestione della penalizzazione della Juventus è stata indecente e parrocchiale. Non fa rumore come la Juventus ma l’esclusione della Reggina dal campionato di serie B meriterebbe una indagine della Procura della Repubblica. L’iscrizione della Sampdoria anche. Il sistema non è più credibile e le colpe maggiori sono proprio del palazzo romano. Le regole sono obsolete, non produciamo più calciatori e inseguiamo inutilmente il marketing. Vedi il fallimento del calcio femminile. Una moda già finita. In chiusura di anno il colpo per il sistema: stop al decreto crescita. Una Federazione politicamente forte avrebbe portato a casa il risultato con il Governo. Invece si registra l’ennesima sconfitta politica”.

Non è un mistero la durissima linea editoriale di Criscitiello e di Sportitalia nei confronti di Gravina, Federazione e anche Roberto Mancini. Di colpe, Gravina, la Federazione e il sistema, ne hanno tante anche guardando a come è ridotto il calcio italiano. Sulla vicenda Reggina di questa estate, la nostra linea rimane chiara: l’artefice è uno e uno solo e si chiama Felice Saladini. Le colpe sono tutte sue se il contorno, da Cellino agli stessi vertici, hanno “approfittato” della situazione.

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