Ecuador tra guerra civile e colpo di stato: le ultime news, dalla ricerca di Fito a ostaggi e arresti

Le ultime news sulla guerra civile in Ecuador: è ancora in corso il colpo di stato, mentre si cerca di trovare l'evaso boss del narcotraffico Fito

StrettoWeb

Le ultime news sulla guerra civile in Ecuador non fanno altro che aumentare una tensione ormai sparsa in varie parti del mondo. Ma se in Medio Oriente e tra Ucraina e Russia a lottare sono due frange differenti, nel paese sudamericano si tratta di una vera e propria guerra interna. Una guerriglia in piena regola, un conflitto provocato dai narcos come se si trattasse di un colpo di stato. E non con l’obiettivo di ottenere il potere o di salire al Governo, ma con lo scopo di riottenere supremazia e rinegoziare la libertà propria e del proprio boss, il narcos Fito. Le notizie di oggi sul golpe riguardano proprio le novità annunciate dalla Polizia e la ricerca del boss.

Chi è Fito, il boss evaso dal carcere in Ecuador e a cui tutti stanno dando la caccia

José Adolfo Macías Fito è il leader della più grande banda criminale dell’Ecuador – i Los Choneros – composta da 8 mila uomini. Fito è evaso dal carcere Litoral di Guayaquil probabilmente nel giorno di Natale, facendosi sostituire da un sosia. Ora il Governo gli sta dando la caccia e anche per questo il Presidente ha imposto il coprifuoco, aumentando posti di blocco e chiudendo scuole, negozi e uffici. Fito si trovava in galera per scontare una pena di 34 anni per criminalità organizzata, traffico di droga e omicidio. Si trovava rinchiuso dal 2011.

Perché è scoppiata la guerra civile in Ecuador: le news

Fino al 2018 l’Ecuador era uno dei paesi più tranquilli rispetto alle confinanti Colombia e Perù, “regine” del narcotraffico. Dal 2018, però, tutto cambia in seguito a stravolgimenti sugli equilibri geopolitici sull’asse Colombia-Messico-Venezuela. Così piccoli gruppi di narcotrafficanti crescono sempre di più, tra accordi di alcuni e  scomparsa di altri. I Los Choneros di Fito, ad esempio, 20 anni fa erano una decina. Ora sono 8 mila ed è così che vogliono imporre la propria egemonia nel paese.

Da qui l’attacco che ha scatenato il tutto, nei giorni scorsi, con l’assalto agli studi della tv nazionale nazionale pubblica di TC Televisión che stava trasmettendo in diretta. Uomini armati hanno fatto irruzione, minacciando di morte i dipendenti e tenendoli in ostaggio. Le telecamere sono rimaste accese per un po’ e le drammatiche immagini hanno fatto il giro del mondo attraverso i social.

Ecuador, le ultime news: il primo rapporto delle Forze dell’ordine sulla guerra civile

La furia non si è ovviamente fermata e prosegue. Anche se le Forze armate ecuadoriane – così come comunica il capo del Comando congiunto, Jaime Vela – hanno ucciso cinque “terroristi”, ne hanno arrestati 329 e hanno liberato 41 ostaggi. Si tratta del primo rapporto ufficiale sulle operazioni effettuate dopo l’ondata di violenze scatenata dalla criminalità organizzata in tutto il Paese. Durante le azioni dei militari, sono stati catturati inoltre 28 detenuti che erano fuggiti dalle carceri.

Secondo il Servizio penitenziario (Snai), almeno 139 persone si trovano ancora in ostaggio nelle carceri. Tuttavia, non è stato chiarito se le forze dell’ordine siano riuscite a entrare nei penitenziari dove si sono verificati i disordini. La polizia ha reso noto inoltre che due agenti sono stati rapiti nel carcere di Turi, a Cuenca.

Riferendosi alle persone arrestate, il comandante dell’Esercito, Nelson Proaño, ha indicato che la maggior parte di esse appartiene alle gang Tiguerones, Lobos e Choneros. Questi gruppi, insieme ad altri, sono stati definiti “terroristi ed entità non statali belligeranti”, sulla base del decreto 111 firmato dal presidente Daniel Noboa, dove si afferma che l’Ecuador affronta un “conflitto armato interno”

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