Cosa sta succedendo in Ecuador: violenza, attacchi e tanta paura. Paese nel caos, ci sono morti | FOTO e VIDEO

L'Ecuador sta vivendo una situazione drammatica in queste ore: guerriglia interne e paese in stato di emergenza

  • Ecuador
    Foto Ansa
  • Ecuador
    Foto Ansa
  • Ecuador
    Foto Ansa
  • Ecuador
    Foto Ansa
  • Ecuador
    Foto Ansa
  • Ecuador
    Foto Ansa
  • Ecuador
    Foto Ansa
  • Ecuador
    Foto Ansa
  • Ecuador
    Foto Ansa
  • Ecuador
    Foto Ansa
  • Ecuador
    ECUADOR CRIME
  • Ecuador
    Foto Ansa
/
StrettoWeb

Situazione drammatica in Ecuador. Il paese sudamericano è in stato di emergenza per le feroci rivolte interne ad opera delle bande criminali, sempre più in aumento nella nazione. Gli attacchi sono cominciati all’inizio di questa settimana, con rivolte nelle carceri e in molte città del paese. L’Ecuador è nel caos, c’è tanta paura nel paese e si contano anche dei morti. Almeno 10 persone, tra cui due agenti delle forze dell’ordine, sono stati uccise, così come rivela la polizia.

L’assalto alla tv pubblica

Il culmine è arrivato ieri, con l’assalto agli studi della televisione nazionale pubblica che stava trasmettendo in diretta. Degli uomini armati e incappucciati hanno fatto irruzione negli studi di TC Televisión, a Guayaquil, interrompendo le trasmissioni, prendendo in ostaggio i dipendenti e minacciandoli di morte. Le telecamere hanno comunque continuato a riprendere, per circa mezz’ora, fino all’arrivo della polizia che ha arrestato i malviventi. Intanto le immagini della “diretta imprevista” hanno fatto il giro del mondo sui social.

Stato di emergenza in Ecuador: coprifuoco, negozi e scuole chiuse

Il Presidente Daniel Noboa così, in questo clima di guerriglia interna, ha dichiarato lo stato di emergenza. Nel paese è stato imposto il coprifuoco di sera, sono chiusi anche negozi, scuole e uffici pubblici ed è sospeso il diritto di assemblea per 60 giorni. La stessa assemblea nazionale ha espresso il suo sostegno alle Forze armate e di polizia del Paese, in seguito alla dichiarazione di “conflitto armato interno” del Presidente Daniel Noboa. Il ministero della Salute dell’Ecuador ha poi disposto la sospensione a data da destinarsi di tutti i servizi ambulatoriali, ricoveri e interventi chirurgici programmati, sottolineando che nel Paese saranno garantiti solo i servizi di emergenza negli ospedali.

In una dichiarazione pubblica, firmata dai rappresentanti di tutti i partiti, il Parlamento – che ieri era stato evacuato a causa dei disordini – ha precisato che il sostegno include l’adozione di indulti e/o amnistie nei casi necessari per garantire il lavoro degli addetti alla pubblica sicurezza. Il Congresso ha inoltre appoggiato l’azione del governo in materia di sicurezza per ripristinare la pace e l’ordine nel territorio nazionale, oltre a chiedere che i responsabili delle evasioni dal carcere siano individuati e puniti. I parlamentari hanno sottolineato che stanno lavorando in unità, indipendentemente dalle diverse correnti politiche e ideologiche che rappresentano. “La situazione attuale richiede collaborazione e coesione. Siamo impegnati ad affrontare questa sfida in modo responsabile e comune”, hanno sottolineato.

L’Ecuador e il grave problema delle bande criminali

Nel decreto firmato ieri Noboa ha elencato la presenza sul territorio nazionale di ben 21 gruppi del crimine organizzato transnazionale, caratterizzati come “organizzazioni terroristiche e attori non statali belligeranti”. L’articolo 3 del decreto dispone “l’immediata mobilitazione e intervento delle Forze Armate e della Polizia sul territorio ecuadoriano per garantirne la sovranità e l’integrità”. Alle forze dell’ordine l’articolo 4 del decreto ordina l’identificazione e la neutralizzazione dei seguenti gruppi: Aguilas, AguilarKiller, AK47, Dark Knights, ChoneKiller, Choneros, Corvicheros, Cuartel de las Feas, Cubanos, Fatales, Gánster, Kater Piler, Lagartos, Latin Kings, Lobos, Los p .27, Los Tiburones, Mafia 18, Mafia Trébol, Patrones, R7 e Tiguerones.

L’aiuto dell’Italia

L’Ambasciata d’Italia in Ecuador informa i cittadini italiani presenti nel Paese che sta seguendo con la massima attenzione gli sviluppi della situazione in corso. Raccomanda inoltre, per qualsiasi situazione di emergenza, ad utilizzare il numero telefonico messo a disposizione +593(0) 999780861.

Condividi