Calcio, Sven Goran Eriksson shock: “ho una malattia grave, mi resta un anno di vita”

Sven Goran Eriksson, ex allenatore di numerose squadre in Italia, ha confessato di avere una brutta malattia: gli resta poco da vivere

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Sven Goran Eriksson ha lasciato tutti di sasso. L’allenatore svedese, conosciutissimo in Italia per aver allenato Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio (con quest’ultima ha vinto lo Scudetto e non solo), ha parlato alla radio svedese P1, dichiarando gravi problemi di salute: “ho una malattia grave. Nel migliore dei casi mi resta un anno di vita, nel peggiore molto meno. Impossibile dirlo con esattezza, quindi è meglio non pensarci”, ha affermato.

La notizia, ovviamente, ha fatto il giro dei media di tutto il mondo. Eriksson, 75 anni, è uno degli allenatori e uomini di sport più longevi in attività. Proprio a causa dei problemi di salute, però, undici mesi fa si è dimesso dal ruolo di direttore sportivo nel club svedese Karlstad. Eriksson ha fatto la storia in Italia per aver riportato lo Scudetto a Roma – sponda Lazio – nel 2000 (ma ha vinto anche altro) e in Europa per essere stato il primo Commissario Tecnico della Nazionale inglese, dal 2001 al 2006. Ripercorriamo la sua storia.

Chi è Sven Goran Eriksson: la sua carriera

Sven Goran Eriksson è nato il 5 febbraio 1948 in Svezia, a Sunne. Modesta la carriera da calciatore, in patria, lo stresso da cui inizia – abbastanza giovane – quella da allenatore. In panchina Eriksson comincia negli anni ’70, con esperienze iniziali nei club svedesi. La svolta è al Göteborg, con cui vince la Coppa Uefa nel 1982. Questo gli vale la chiamata dal grande calcio. Vince due Scudetti col Benfica, poi l’approdo in Italia alla Roma da Direttore Tecnico – in cui vince la Coppa Italia – e poi di nuovo al Benfica, dove ottiene un altro successo nel torneo nazionale. Torna di nuovo in Italia, dove si stabilizza: alla Fiorentina da Direttore Tecnico, poi Sampdoria (dove vince un’altra Coppa Italia) e soprattutto Lazio. Qui, con Cragnotti e mercati stellari, vince Coppa Italia, Super Coppa Italiana, Coppa delle Coppe, Campionato, Super Coppa Uefa.

Dopo la lunga parentesi in Italia passa dai club alle Nazionali, diventando il primo c.t. straniero dell’Inghilterra. Dal 2001 al 2006 partecipa a un Mondiale (2002) e a un Europeo (2004). Lascia la Nazionale ma non l’Inghilterra, rimanendo tra Manchester (sponda City) e Leicester, prima di un lungo girovagare che lo porta anche fuori dall’Europa, sia con i club che con le Nazionali (è stato anche c.t. di Costa d’Avorio e Messico).

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