Così il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha effettuato questa mattina un sopralluogo nel cantiere della strada ‘Gallico-Gambarie’ che farà molto discutere. Il sopralluogo, infatti, ha visto Falcomatà accompagnato dal vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace, dal consigliere metropolitano del Partito Democratico Giuseppe Marino, dal dirigente del settore Viabilità, Lorenzo Benestare e dai tecnici dell’impresa che si sta occupando di realizzare l’opera. Nel corso della visita erano presenti, inoltre, il presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, Vincenzo Marra (sempre Pd) e l’ex consigliere regionale calabrese, Stefano Priolo, attuale presidente dell’Associazione ex consiglieri regionali (anche lui da sempre nel Pd o nei suoi antenati).
Il testo con le dichiarazioni del Sindaco che accompagna il comunicato ufficiale è surreale: Falcomatà sta provando addirittura a prendersi i meriti di quest’opera (con riferimento all’ultimo lotto da Mulini di Calanna a Podargoni) che è stata finanziata interamente dalla Regione Calabria, inizialmente da Scopelliti nelle sue vesti di Governatore con il finanziamento complessivo e l’autorizzazione all’avvio dei lavori, e adesso da Occhiuto – tramite lo stimolo dell’on. Cannizzaro e del vice Presidente Giusi Princi che sono proprio della vallata del Gallico e hanno sempre seguito questo iter progettuale con particolare vicinanza e trasporto – con un finanziamento di 9,5 milioni di euro per l’aumento dei costi delle materie prime necessario all’impresa. Questo finanziamento della Regione, come da prassi burocratica, è stato poi soltanto ratificato dal Consiglio Metropolitano ma i soldi arrivano tutti dalla Regione. Ebbene, cos’ha avuto il coraggio di dire Falcomatà oggi?
“La nuova strada a scorrimento veloce, Gallico-Gambarie, è un’infrastruttura straordinaria che unirà il mare alla montagna, un’opera di circa 65 milioni di euro, ai quali ne sono stati aggiunti ulteriori 9,5 milioni, dopo l’ultima approvazione in Consiglio metropolitano di qualche settimana fa”. Perbacco! Eppure il consiglio metropolitano non c’entra nulla!
“Si tratta di un’opera strategica – ha poi aggiunto Falcomatà – che rivoluzionerà completamente il concetto di mobilità sul versante tirrenico, nell’area dello Stretto e nell’intero comprensorio metropolitano. Un’infrastruttura anche importante dal punto di vista ambientale, sostanzialmente a ‘saldo zero’, perché tutto il materiale sbancato viene recuperato all’interno dello stesso cantiere, senza costi di smaltimento, con un’attenzione particolare anche all’aspetto naturalistico. Sono infatti previste diverse piantumazioni di alberi di ulivo, all’epoca espiantati per l’avvio dei lavori, ma che saranno riposizionati ai lati della carreggiata, creando diversi punti panoramici che di fatto accompagnano cittadini e visitatori verso l’ingresso del Parco Nazionale dell’Aspromonte”.
“La nuova strada – aggiunge Falcomatà – doveva fermarsi al tornante di Schindilifà, invece grazie ad una variante al progetto, concertata con la cittadinanza del territorio, adesso giungerà fino a Podargoni, a poche centinaia di metri da Santo Stefano d’Aspromonte”. E’ falso anche questo: l’arrivo della strada a scorrimento veloce sulla attuale Strada Provinciale 7, è a 3,5km da Santo Stefano.
“Più in generale – evidenzia il primo cittadino metropolitano – l’infrastruttura consentirà, inoltre, di evitare lo spopolamento delle nostre aree interne, ma allo stesso tempo favorirà anche maggiore flusso turistico verso l’Aspromonte per gli appassionati di natura e gli sportivi della neve e della montagna, in tutte le stagioni. Basti pensare che sul tratto di percorrenza precedente, da Gallico a Podargoni, servivano più di 40 minuti, la nuova stima è di circa 13 minuti. Quindi questo consentirà davvero di unire il mare alla montagna, di collegare i centri collinari e montani alla città, di ripopolare quei Comuni di cittadini che intendono vivere in mezzo alla natura e continuare a lavorare in città”.
Per il vicesindaco metropolitano con delega alla Viabilità Carmelo Versace “siamo ormai agli sgoccioli, al rush finale dell’opera. Sono stati tanti i sopralluoghi che abbiamo fatto negli ultimi due anni, perché riteniamo che questa strada possa far rinascere un territorio importante. Si tratta di una grande infrastruttura – aggiunge – attesa da anni, da poche settimane abbiamo approvato l’ultimo finanziamento proveniente dalla Regione Calabria. Per molti rappresenta un sogno che sta diventando realtà”. “Essere riusciti anche a migliorare il tracciato, con l’ultima variante concordata con le associazioni del territorio, ci offre maggiore soddisfazione. Per questo – evidenzia Versace – ringrazio anche il sindaco Falcomatà per la delega che mi ha voluto conferire. Ora occorre concluderla per consegnare a tutta la nostra area metropolitana un’opera davvero importante”.
“Siamo qui – ha detto il consigliere metropolitano Giuseppe Marino – per dimostrare, ancora una volta, grande attenzione per questo cantiere che rappresenta un’opera straordinaria per la Città metropolitana, per tutta la vallata del Gallico e per l’Aspromonte in particolare. Questa strada – aggiunge – sarà la via d’accesso principale, non solo per Gambarie d’Aspromonte, per Santo Stefano d’Aspromonte, ma per tutto il nostro stupendo Parco nazionale, che rappresenta sicuramente uno degli elementi naturalistici più importanti della Calabria e del Mezzogiorno. Si tratta di un’opera frutto della sinergia istituzionale attuata con la Regione. La Gallico-Gambarie – conclude Marino – rappresenta anche un modello per i giovani, ossia è una grande opera pubblica che può realizzarsi sul nostro territorio e che presto potrà essere inaugurata”.
Parole che faranno sicuramente discutere alimentando le dure reazioni della politica.