Il giorno dell’addio: San Luca piange le 4 vittime dell’incidente a Montauro

Una folla gremita che ha accompagnato quella terribile sfilata di bare sotto la pioggia battente: stamattina San Luca ha dato l'ultimo saluto alle 4 giovani vittime

StrettoWeb

Oggi San Luca si è svegliata un po’ più triste: i cittadini si sono stretto un po’ più forte nei loro cappotti e, con coraggio, hanno dato l’ultimo saluto alle 4 giovani vittime dell’incidente che lo scorso 6 gennaio hanno perso la vita in un terribile scontro sulla ss106 a Montauro. Un grande corteo ha accompagnato, questa mattina alle 10:30 sotto la pioggia battente, quella terribile sfilata di bare in cui giacciono le speranze e i sogni di Antonella Romeo (21 anni), Teresa Giorgi (34 anni), Elisa Pelle (24 anni) e Domenico Romeo (27 anni) verso la chiesa del centro aspromontano.

Presenti le cariche istituzionali del paese, primo tra tutti il sindaco Bruno Bartolo: “la morte di un giovane colpisce l’intera comunità. Una vita che si spegne presto toglie futuro e fiducia a tutti. Oggi è il giorno del dolore e non della polemica, ma un dato è certo. Sulle nostre strade ci sono più croci che alberi. Eventi così tragici non trovano spiegazione. In questo momento di estremo dolore ringrazio i sindaci che sono intervenuti per solidarietà e tutti coloro che hanno espresso parole di cordoglio”.

I funerali sono stati celebrati da Monsignor. Francesco Oliva, vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, insieme al giovane parroco don Gianluca Longo e all’ex parroco don Pino Strangio. Nell’omelia, il vescovo ha voluto comunque lanciare un messaggio di speranza: “erano in strada per un bel gesto di misericordia. Gesti di grande valore, come dare da mangiare a chi ha fame, da bere a chi ha sete, fare una vista a un malato, fare una visita a un carcerato. Su quella strada spesso si infrangono sogni e speranze, come quelle di questi 4 ragazzi. Quando le strade non sono agevoli, si muore e le comunità soffrono questa situazione. Mettiamo nelle mani di Dio questo figli rimasti senza mamme. Di fronte alla morte abbiamo bisogno di ritrovare speranza, per i nostri cari e per la nostra terra”. 

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