di Giuseppe Palamara – È questa una rassegna il più possibile completa dell’impalcato (deck in inglese) del ponte sullo stretto di Messina utilizzato nel mondo. Come ormai tutti sanno denominato Messina Type (tipo Messina in italiano). Preliminarmente, tuttavia, occorre spiegare cosa si intende per ponti di seconda e terza generazione. In sostanza si tratta in entrambi casi di ponti sospesi il cui impalcato (ovvero la carreggiata che unisce le due torri e sulla quale circolano macchine e treni) ha un profilo alare tale da permettere al vento, come nelle ali di un aereo appunto, di scorrere e di fare “soffrire” meno il ponte appunto a causa del vento. Ma nono solo, la deportanza creata da questo tipo di impalcato, tende ad aumentarne la stabilità. Un’altra caratteristica di questi impalcati consiste nella loro leggerezza, se paragonati agli obsoleti impalcati di seconda generazione, grazie al fatto che la loro struttura è a cassoni separati.
La differenza sostanziale tra i ponti di seconda e terza generazione sta in pratica nel fatto che i primi hanno cassone unico ed i secondi, e tra questi il Messina Bridge, hanno più di un cassone. Allo stato attuale possiamo dire che i due ponti principali che hanno utilizzato il Messina Type (Deck) al 100% sono il ponte sospeso più lungo del mondo il Canakkale Bridge, anche noto come ponte sui Dardanelli, in Turchia; completato nel 2022 e che tuttavia non ha la strada ferrata ma solo due carreggiate stradali e lo Xihoumen Railroad Bridge in Cina, che sarà completato nel 2026 e come dice il nome stesso (railroad = appunto strada ferrata), ha invece in centro la ferrovia quindi esattamente come il Messina Bridge.
Ponti di seconda e terza generazione
Di seguito la definizione delle due tipologie estratta da una lezione universitaria sui ponti.
Ponti sospesi di seconda generazione
- Ponti con impalcato aerodinamico a cassone singolo, che per la loro forma sono detti “alari”.
- L’impalcato a cassone scatolare già concepito per l’aerodinamica, offrendo una resistenza al vento più limitata, presenta anche minori deformazioni sottovento, è più leggero ed efficite dal punto di vista strutturale strutturale.
- Con questo tipo di impalcato si possono realizzare ponti di luce compresa tra i 1000 e i 1600 m. Per luci maggiori occorre aumentare l’altezza del cassone per avere maggiore rigidezza torsionale. Ciò comporta l’utilizzo di un profilo tozzo che presenta maggior resistenza al vento e appesantisce notevolmente le strutture.
Ponti sospesi di terza generazione
- Serie di ponti di nuova concezione inaugurata con il progetto del ponte sospeso sullo stretto di Messina.
- La sezione dell’impalcato è composta da cassoni multipli a profilo alare, separati da superfici trasparenti all’aria e dotati di adeguati accorgimenti aerodinamici.
- Non solo presenta una modestissima resistenza al vento, ma è anche intrinsecamente stabile nei confronti dei fenomeni di instabilità aerodinamica.
Cos’è il Messina Type introdotto dal progetto di massima nel 1992
Per risolvere il problema delle correnti e dei terremoti, in realtà si è creato un altro problema: questo ponte sarà enorme, ciò lascia un’enorme area esposta ai venti notoriamente estremi dello Stretto. Un modo per compensare questo problema è con un design innovativo dell’impalcato. Invece di un unico impalato il ponte comprenderà tre cassoni separati, due per la strada ed uno per la ferrovia. Questi saranno rinforza<ti da traverse ogni 30 m. Il cuneo profondo delle scatole devia il vento in arrivo e lo spinge verso l’alto attraverso gli spazi intermedi. Ciò aiuterà il ponte a resistere ad una velocità del vento fino a 300 km/h.
Altri Messina Type nel mondo
- Xihoumen Bridge, Cina (campata massima 1.650 m, completato nel 2009);
- Yi Sun-sin Bridge, Corea del Sud (campata massima 1.545 m, completato nel 2012);
- Stonecutters Bridge, Hong Kong (campata massima 1.018 m, completato nel 2009);
- Nuova campata est dell’Oakland Bay Bridge, San Francisco (campata massina 385 m, completato nel 2013).
Ing. Giuseppe Palamara è un ingegnere civile ed urbanista esperto del Ponte sullo Stretto di Messina, direttore editoriale di Pontesullostrettonews.it, tra i principali redattori dal 2009 della pagina Wikipedia in inglese del ponte e gestore della seguitissima pagina Facebook “Strait of Messina Bridge”. Già progettista di un piano particellare di esproprio per un’opera pubblica da egli stesso progettata e diretta, inaugurata a Messina il 23 marzo 2011.