Messina: Maurizio Croce non decade da consigliere comunale, decisione rinviata

Messina, la richiesta di ricevere il parere dell'avvocatura di Stato rinvia la decisione del consiglio comunale

StrettoWeb

Sul candidato sindaco del Centro/Destra, Maurizio Croce, che ha perso le elezioni comunali di Messina contro Federico Basile, è scoppiata da mesi una vera e propria bufera. Il motivo? La sua presenza o meglio assenza dai consigli comunali e dalle commissioni. I dati sono impietosi: da inizio mandato ha partecipato a 8 sedute di Consiglio comunale su 134 e se contiamo anche le commissioni le assenze sono circa 600.

Oggi il Consiglio comunale di Messina è stato convocato in seduta straordinaria con il seguente ordine del giorno: “Contestazione al Consigliere Maurizio Croce delle cause di ineleggibilità e/o incompatibilità sopravvenuta di cui agli articoli 9 e 10 della Legge regionale 31/1986″. Dopo un lungo dibattito e vari battibecchi tra i vari consiglieri comunali sul tema dell’incompatibilità o ineleggibilità del consigliere di Forza Italia, si è arrivati ad un rinvio di circa un mese. A presentare la mozione è stato il Centro/Destra, che ha chiesto al presidente Pergolizzi di chiedere ufficialmente che venga inoltrato ai consiglieri il parere dell’avvocatura di Stato già reso a Croce ma non reso pubblico. Insomma, sembra piuttosto una manovra per prendere tempo o comunque un modo per “difendere” un proprio consigliere.

In caso di decadenza chi subentrerà? Le ipotesi sono due: Alessandro Russo vicino al Partito Democratico o Sebastiano Tamà di Forza Italia.

Condividi