Messina, occupazione del suolo pubblico. L’assessore Finocchiaro: “tariffa al 50%”

Messina, Finocchiaro: "adotteremo un provvedimento, con delibera di Giunta, per una tassazione della CUP pari al 50% del dovuto"

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Incontro di, in Assessorato, con i rappresentanti delle categorie imprenditoriali. Tra questi, erano presenti Benni Bonaffini, Carmelo Picciotto, Luigi Spignolo, Danny Anna, Fabrizio Farsaci, Lino Santoro, Salvatore Longo e Claudio D’Agata. L’incontro è stato voluto per avviare un confronto relativo all’avvio della ripresa del regolare pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico vista la cessazione dello stato di emergenza Covid e la conseguente sospensione degli aiuti da parte dello Stato”, è quanto afferma l’assessore del comune di Messina, Massimo Finocchiaro.

“Chiarito che, superato il drammatico periodo di emergenza pandemica, già dal 2023, bisognava tornare a regime con i pagamenti per l’occupazione suolo e che invece l’Amministrazione Basile ha deciso di sostenere la ripresa economica del settore produttivo cittadino, proseguendo il regime di concessione gratuita del suolo pubblico, si è discusso in merito al nuovo anno, il 2024. Grazie infatti ad un processo virtuoso di risanamento finanziario (iniziato già nel 2018) da parte dall’amministrazione che ha condotto alla stabilità finanziaria del Comune di Messina, il Sindaco ha dichiarato che è intendimento di questa Amministrazione garantire comunque il sostegno e la vicinanza al comparto degli artigiani e delle imprese adottando un provvedimento, con delibera di Giunta, per una tassazione della CUP pari al 50% del dovuto”, rimarca Finocchiaro.

“L’incontro è proseguito poi con la discussione di tematiche proposte dai vari rappresentanti, i quali hanno comunque espresso parole di apprezzamento per il confronto intercorso. A conclusione, sono stati programmati ulteriori tavoli tecnici, ritenuti necessari per creare un rapporto di collaborazione e un percorso condiviso tra Comune e rappresentanti delle categorie per il raggiungimento di obiettivi comuni“, conclude Finocchiaro.

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