Myenergy Viola, il segreto di coach Cigarini: cosa serve per un 2024 vincente

A tre giorni dalla gara contro Barcellona, coach Cigarini fa un recap del cammino dei reggini: per un 2024 vincente serve la testa giusta

StrettoWeb

La Myenergy Viola torna in campo, per la prima sfida del suo 2024, in una trasferta delicata. Domenica, alle ore 18:00, i reggini attraversano lo Stretto per giocare al Palaberti, tana di Barcellona, una delle squadre più infide del torneo.

Coach Cigarini ha fatto il punto della situazione ai microfoni dell’ufficio stampa della società.

Myenergy Viola: l’impressione di coach Cigarini

Una mia impressione complessiva? Siamo partiti con poche aspettative anche da parte della gente e dei media. Ci siamo riusciti grazie ad un grande lavoro in palestra ed ad un gruppo di ragazzi che ha stupito tutti. Cosa mi ha stupito di più? I procuratori sportivi – ha affermato il tecnico – . In sede di mercato, con me, hanno tutti avuto un ottimo rapporto specificandomi che i ragazzi che abbiamo preso, in sinergia con Carmelo Laganà, avevano tutti grande voglia di riscatto, di lavorare e mettersi in mostra“.

Singoli forti, ma la Myenergy Viola è un grande gruppo

Dei singoli non mi va di parlare uno per uno perché tutto quello che abbiamo fatto è una risultante di gruppo. Elogiare solo un giocatore non mi va e non è corretto. Illya Tyrtyshnyk è il miglior marcatore, ad esempio, forse il migliore d’Italia, Aguzzoli è vicinissimo alla speciale classifica statistica, ma entrambi, senza i blocchi, i rimbalzi, il gioco di squadra dei compagni non sarebbero così in alto. Mavric, migliore stagione della sua carriera, idem: devono tutti ringraziarsi a vicenda“.

Coach Cigarini… giocatore

Che giocatore era coach Cigarini?In tanti me la stanno chiedendo, ero un playmaker: sono partito dalla Pallacanestro Reggiana, la squadra della mia città. Ad un certo punto, c’era il ‘mito’ del play alto, modello Magic Johnson e venni tagliato. – ha ammesso il coach –A quel punto ho iniziato a girare giocando tanto in Serie B a quindici anni: Reggio ci ripensò ma non tornai. Ho giocato tra Abruzzo, Liguria, Emilia Romagna, Piemonte, Sardegna, Veneto, Marche ho girato tanto“.

Il segreto per far bene nel 2024

E’ un campionato molto tosto. I punti che abbiamo fatto li abbiamo tolti ad altri. Il profilo va tenuto basso. Appena abbiamo provato ad alzare lo sguardo per un attimo ci riamo risvegliati con la brutta sconfitta in casa contro Sala Consilina: la stessa ci dovrà servire da insegnamento. Sguardo basso, macinare ed allenarci. Il livello degli allenamenti deve essere sempre al massimo: a causa di infortuni, non gravi e tante partite, abbiamo parlato di più e ci siamo allenati di meno“, ha concluso il coach.

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