Tutto cambia affinché nulla cambi: ci sono voluti 74 giorni di tempo dal suo ritorno a Palazzo San Giorgio – parliamo quindi di due mesi e mezzo – affinché il Sindaco Giuseppe Falcomatà riuscisse a costruire la sua nuova Giunta Comunale. A meno di clamorosi colpi di scena della notte, dovrebbe presentare la nuova Amministrazione alle 11 di domattina, nel giorno dell’Epifania, con uno dei suoi colpi ad effetto (nel 2016 aveva effettuato il suo primo rimpasto di Giunta proprio alla Vigilia di Natale).
Ma che anche stavolta tutto cambierà (nei nomi) affinché nulla cambierà (nei fatti) è abbastanza chiaro dall’identikit dei prescelti del Sindaco. Il nome più importante, infatti, è quello dell’ing. Francesco Costantino che entrerà in Giunta da esterno con la delega più importante, quella ai lavori pubblici. Ma chi è Francesco Costantino? Ingegnere civile di lungo corso con numerose esperienze sia nel pubblico che nel privato, è stato tecnico di fiducia del Tribunale di Reggio Calabria e nel 2012 è stato nominato Amministratore Delegato della Multiservizi, società mista che si occupava della manutenzione Comunale. Uomo politicamente molto vicino a Marco Minniti, è il marito di Mattia Neto, l’assessore del “primo tempo” di Falcomatà (2014-2016) che non è stata coinvolta nel processo Miramare in quanto assente dalla riunione durante la quale venne approvata la delibera incriminata.
Gli altri nomi della nuova Giunta comunale
Un altro tecnico esterno è l’architetto Paolo Malara che avrà l’Assessorato all’Urbanistica: è consigliere nazionale dell’Ordine degli Architetti, già Presidente dell’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria. Sempre da esterna, entrerà in Giunta Elisa Zoccali, anche lei architetto, figlia dell’ing. Zoccali, storico dirigente cittadino della Democrazia Cristiana.
Tra gli interni, entrerà in Giunta il giovane consigliere comunale de “La Svolta” Carmelo Romeo (315 voti alle comunali del 2020), fedelissimo di Falcomatà, mentre rimane inamovibile nel suo ruolo di Vice Sindaco Paolo Brunetti, nonostante la contrarietà del suo partito (Italia Viva) che inevitabilmente romperà con Falcomatà. Brunetti viene ripagato per l’assoluta fedeltà rispetto a Falcomatà nella gestione del Comune da facente funzioni nei due anni di sospensione del primo cittadino per il caso Miramare, culminate nello scandalo della Reggina.
Chi può pensare che ci siano i presupposti per un reale cambiamento? La verità è sempre quella del “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa: tutto cambia perché nulla cambi.