Nuova seduta della Commissione Ponte a Palazzo Zanca a Messina nella sala del consiglio comunale. In audizione l’avv. Briguglio, il quale ha detto la sua sull’infrastruttura stabile tra Calabria e Sicilia: “lo spirito è quello di 20 anni ma purtroppo l’età avanza”, rimarca Briguglio. “a poche centinaia di metri dal Cimitero di Granatari saranno installate le funi del Ponte e questo rischia di rendere inagibile il luogo sacro. L’autonomia? Direi di no, ne guadagnano le regioni più ricche. Ad esempio il Veneto, che è una delle regioni più ricche d’Italia, si terrà i soldi delle proprie tasse…“, sottolinea Briguglio.
“Il percorso del governo porterà entro 31 luglio all’inizio dei lavori, ma è chiaro che, appena ne avremo la possibilità, penseremo insieme alle persone interessate agli espropri a presentare ricorso contro i provvedimenti sollevando le questioni di legittimità costituzionale che si possono sollevare”, evidenza Briguglio.
Ponte, Caldarera: “chi paga i danni a Messina”
In audizione anche l‘avvocato Caldarera: “chi paga i danni a Messina e come verranno compensati i danni non lo sappiamo, anche perché il Ponte è stato classificato come opera di interesse nazionale ed è giusto farlo per completare il corridoio europeo però i pregiudizi che dovrebbero essere caricati soltanto alla città di Messina e al suo comprensorio dovrebbero essere adeguati e sparsi su tutto il territorio”.