Ponte sullo Stretto, Siviero: “vi dico come vorrei chiamarlo. Anche l’Opposizione lo vuole, però…”

Ponte sullo Stretto, l'intervento del Prof. Enzo Siviero all'audizione a Palazzo Zanca, a Messina

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Continua a Messina, a Palazzo Zanca, la Commissione in Consiglio Comunale sul Ponte sullo Stretto. Dopo la giornata di ieri, oggi gli interventi di altri esperti, tra cui il Prof. Enzo Siviero, che ha illustrato la situazione con un lungo monologo. Ha spiegato nel dettaglio tutto l’iter fino all’inizio dei lavori.

Ad aprire la discussione è però l’Architetto Falzea, che ha introdotto Siviero, spiegando perché il Ponte è utile. “Il Ponte è utile, questo lo sappiamo un po’ tutti. E’ utile perché riporta l’Italia e la Sicilia al centro del sistema commerciale del Mediterraneo e perché, come ci ha spiegato Siviero anni fa, porta la Sicilia a diventare centro di scambio tra Europa e Africa. Tutte le grandi navi passano da qui ora, andando a scaricare a Rotterdam e Anversa e impiegando circa quattro giorni in più di traffico marittimo. Avrebbero molti più vantaggi se ci fosse un centro logistico qui, con una ferrovia che collega direttamente al resto d’Europa”.

E’ poi la volta del lunghissimo intervento di Siviero, che risponde anche ad alcune domande poste dai Consiglieri Comunali. “Mi sento quasi messinese, anche perché ho una moglie di origini messinesi. Mi chiamano l’uomo Ponte, non riesco a non parlare di Ponti. Il Ponte secondo me è pace, amicizia, fratellanza, amore. Il livello di approfondimento del Ponte sullo Stretto è straordinario, così come l’opera. L’avanzamento anche concettuale è stato messo in campo. Dalle notizie che ho io – ho parlato con Ciucci – l’1 o al massimo il 2, la relazione del Comitato Scientifico sarà portata al Consiglio. Non è un’approvazione. In questa settimana si chiuderà la relazione formale”, ha esordito.

Ponte sullo Stretto: “in Conferenza dei Servizi potrebbe esserci qualche ostacolo”

“Poi ci sarà il vero e proprio aggiornamento progettuale, successivamente si andrà in Conferenza dei Servizi (che è in via di preparazione) e lì non vi nascondo che qualche ostacolo potrebbe esserci. Gli ambientalisti rimangono ancora contrari, forse più per motivo emotivo, psicologico, non direi politico. Però dire che l’opera rovina lo Stretto… lo Stretto è bellissimo di notte, ad esempio, ma se ti avvicini… Ecco, sarà un’ottima opportunità per una riqualificazione”, ha continuato.

Siviero e la cantierizzazione del Ponte sullo Stretto: “il CIPES e gli espropri”

“Poi c’è il tema della cantierizzazione ha aggiunto Siviero – che sta molto a cuore alla cittadinanza di Messina. Bisogna arrivare al CIPES, ma si tratterà di qualche settimana. Così sarà chiuso l’iter, con la firma di Webuild e ci saranno tutti gli elementi per partire con gli espropri. In questo caso si sta già lavorando con i ristori adeguati, senza bracci di ferro. Non dimentichiamo che all’interno delle opere complementari ci sarà anche una riqualificazione complessiva del sistema. Il dopo cantiere avrà un livello di adeguamento della sicurezza che ci si aspettava da decenni. Per l’inizio dei lavori comunque parliamo dell’estate”.

“La cantierizzazione è già stata studiata a suo tempo in dettaglio. E’ un avanzamento paragonabile, nei tempi, a quello dell’opera stessa. Dobbiamo evitare l’importazione delle maestranze. A questo luogo, messinese, dico di rimboccarsi le maniche e accompagnare. Solo così si potrà massimizzare la qualità e fare in modo che quello che è transitorio possa diventare permanente”.

Siviero: “l’Opposizione è favorevole, ma non può dirlo. Chiamiamolo Ponte del Mediterraneo”

Il lungo intervento di Siviero è continuato parlando dei contrari, finti contrari (l’opposizione) e non solo. “L’opposizione è favorevole al Ponte, ma non può dirlo perché è in opposizione. Ne conosco tanti dell’opposizione che sono favorevoli. La maggioranza invece è abbondante e quindi non vedo motivi di preoccupazione. Spero che chi è contrario converta il proprio ‘no’ almeno in un ‘forse’, cercando di rinnegare il passato per proiettarsi verso il futuro. Vorrei che questo Ponte fosse chiamato del Mediterraneo, per la metropoli dello Stretto che oggi avrebbe bisogno di tante cose. Questa volta il Ponte si fa. Ci sono tutte le caratteristiche e i soldi. Certo, lo avevo detto anche nel 2011, ma poi nessuno poteva pensare che sarebbe arrivato Monti“. 

“Una volta il Ponte era di Berlusconi, ora di Salvini. Ma no, il Ponte è di tutti. Ma voi vi siete chiesti perché il corridoio a un certo momento è andato a Bari? Perché Destra e Sinistra pugliese si sono messe d’accordo, sulla testa di calabresi e siciliani”. 

La questione vento

“Sui venti, il dimensionamento è stato fatto per venti superiori ai 200 km all’ora. Se si dovessero verificare situazioni superiori, non partono neanche i traghetti. Il Ponte non sarà chiuso, al massimo ci sarà una limitazione di velocità, che è per la ferrovia, ma se scende da 120 a 80 km/h cosa cambia? Sono 3 km”.

Traffico e trasporti

Il Consigliere Antonia Russo fa notare al Prof. Siviero che Messina sarà la città che meno usufruirà dal punto di vista del traffico. “Il pendolare – risponde Siviero – è probabile che continuerà a prendere l’aliscafo, ma questo magari sarà utilizzato anche da un punto di vista turistico. Io ho visitato ponti ovunque nel mondo, in Norvegia ad esempio stanno eliminando tutti i traghetti per una questione sociale. Chi non conosce il progetto è perché non ha avuto la pazienza. Sono 7 mila pagine, certo, ma se uno vuole l’informazione la trova in rete”. 

L’emozione del Consigliere Oteri: “onorato id poter ascoltare il Prof. Siviero”

“Onorato di poter ascoltare oggi il prof. Siviero. Luminare dell’ingegneria e dell’architettura che ha dedicato gran parte della sua carriera alla progettazione di ponti e all’insegnamento delle strutture nella facoltà di architettura dell’Università di Venezia”. Così Cosimo Oteri, Consigliere Comunale di Messina.

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