La Regione Calabria ha organizzato un momento di formazione e innovativo, dal titolo “Le novità della sperimentazione della filiera tecnologico-professionale”, per presentare agli IC calabresi la ‘Riforma ITS 4+2‘ e la rilevanza strategica che ricade sul futuro delle nuove generazioni. La riunione è un’occasione di orientamento indirizzato a studenti e famiglie, presenti attivamente per approfondire le possibilità che la nostra terra può offrire.
Iunti: “mettiamo in contatto i giovani con il mondo del lavoro”
Ad introdurre l’iniziativa è il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Antonella Iunti: “la riforma ha come obiettivo quella di valorizzare le competenze degli Istituti Tecnici e Professionali che tendono a mettere in contatto i giovani con il mondo del lavoro. Il titolo ha il vantaggio di essere quadriennale con la valenza di un diploma a tutti gli effetti. Si parla di 4+2 perché il percorso prevede, in aggiunta, anche un titolo di alta specializzazione o la possibilità di proseguire all’Università, per chi volesse”.
“Sono istituti – aggiunge Iunti – che permetteranno di avere direttamente uno sbocco lavorativo anche grazie ad un’importante fase di apprendistato. Altra importante novità sarà la presenza di esperti esterni, quali manager ed imprenditori, che accompagneranno gli studenti nel loro iter scolastico. Si potenzierà il settore delle lingue straniere, quello dei linguaggi tecnici e le materie STEM”.
Princi e il ruolo centrale della Calabria nella Riforma
Il vicepresidente Giusi Princi, con delega alla scuola, ha accolto con grande soddisfazione la grande partecipazione di famiglie ed istituti: “da donna di scuola e da mamma, è bello vedere tantissimi genitori. E’ un momento decisivo nella formazione dei propri figli perché qui entra in gioco una riforma che permetterà di acquisire competenze tecniche e specialistiche utili nello sbocco lavorativo”.
Il vicepresidente Princi rimarca soprattutto sulla spinta decisiva che ha avuto la Calabria: “parliamo di un percorso esaustivo e siamo orgogliosi di essere la prima Regione ad attivare questo percorso”. E la risposta degli Istituti è stata eccellente. “Tutte e 5 le province hanno ottenuto l’autorizzazione: sono ben 23 gli istituti che hanno aderito al progetto con l’attivazione di 27 percorsi. Grazie a quanto realizzato dalla sinergia Regione-Scuola, la Calabria ha eguagliato la Lombardia: andremo quindi a formare profili professionali di alta qualità che eviterà anche la famosa “fuga di cervelli”.
Nuova forza-lavoro per il Ponte sullo Stretto
Trattasi quindi di una riforma che va a rivoluzionare completamente la situazione occupazionale al Sud, in vista anche di opere future. “Basti pensare alla realizzazione del Ponte sullo Stretto – aggiunge Princi – per cui sono previsti 10mila posti di lavoro in fase di costruzione e altri 1000, ogni anno, in fase di manutenzione. Parliamo di evoluzione del mercato di lavoro dove le imprese richiedono competenze sempre più caratterizzanti ed è necessario che il mondo della scuola si allinei a quanto richiesto nell’ambito professionale“.
Un percorso che vale una laurea
“Siamo stati gli unici, in tutta Italia, a sottoscrivere un protocollo con le Università del territorio: coloro che completeranno il percorso 4+2 conseguiranno i crediti necessari per il riconoscimento di una laurea triennale. Dobbiamo puntare su questo percorso perché i dati parlano chiaro: per il prossimo anno ci sarà una richiesta del 60% di personale qualificato in possesso del solo diploma“.
E la domanda è destinata a salire: “solo nel 2023, sono stati 8300 i profili richiesti nel settore costruzioni, di cui il 43% è stato di difficile reperimento. Nel settore energetico è accaduto lo stesso: il 41% di personale è stato di difficile reperimento. La scuola, pertanto, non può restare scollegata dalla vita reale“. Princi, quindi, invita genitori e studenti ad “abbracciare la novità come opportunità”.
Il Ministro Valditara spiega i punti della Riforma
A spiegare e risolvere i dubbi legati a questa novità scolastica è il Ministro del Merito e dell’Istruzione, Giuseppe Valditara: è stato proprio il Ministro a richiedere questo incontro con le famiglie e gli IC per fugare ogni perplessità. “Molti dei nostri giovani – esordisce Valditara – non trovano un lavoro adeguato o lo trovano ma non rapidamente o, addirittura, non lo trovano affatto”. Per ovviare a questi problemi è stato quindi attivato il Percorso Its, le cui caratteristiche sono le seguenti:
- si passa da 5 a 4 anni di studio: si termina un anno prima e si potrà andare immediatamente a lavorare o frequentare l’università oppure proseguire con il biennio ITS (Istituti Tecnologici Superiori). L’Italia si andrà ad allineare alle altre Nazioni, quali Spagna, Germania e Olanda
- formula 4+2: il percorso garantisce un collegamento dei programmi tra i due percorsi. Si potrà quindi perfezionare la formazione tecnologica con altri due anni di alta specializzazione
- formazione innovativa: quelli proposti non saranno programmi ridotti, ma programmi esclusivi concepiti per puntare sulla qualità, e non sulla quantità. Il numero dei docenti complessivo resta invariato, pertanto saranno di più e a disposizione dei ragazzi per un percorso di personalizzazione, fatto a misura sul singolo studente
- potenziamento di italiano, matematica e inglese: le materie base verranno potenziate e allineate a materie prettamente professionalizzanti. Verranno reclutati, mediante contratto, docenti fra imprenditori e manager permettendo maggiore alternanza scuola-lavoro e più ore in laboratorio
- internazionalizzazione e ricerca: il percorso prevede scambi con l’estero, presenza di docenti stranieri e si incoraggeranno i giovani a dare il loro contributo all’innovazione
L’alleanza scuola-regione per far crescere la Calabria
“Il percorso è stato attivato partendo dalla solidità della filiera tecnico- professionale e dalla forte partnership con imprese ed aziende del territorio – spiega il Ministro. “Credo fortissimamente in questo progetto e nella stretta alleanza tra famiglie e scuola: è per i nostri studenti che pensiamo a un nuovo modello scolastico. Il tutto è stato costruito in sinergia con la Regione: la scuola deve camminare in aderenza con il territorio perché serve da “lievito” per far crescere il nostro territorio“.
“La Calabria è una delle regioni su cui io scommetto per le potenzialità straordinarie e per l’entusiasmo con cui le scuole hanno aderito alla riforma. La costruzione del Ponte creerà un indotto che richiederà sempre più figure lavorative con una retribuzione molto interessante. La Calabria, come le altre regioni del Sud, devono cogliere subito questa opportunità”. E, infine, una promessa: “tornerò a Platì, San Luca e Bovalino per mantenere la parola data sull’organico docenti e sulle migliorie per le scuole. Siamo già all’opera”.