Il San Luca tuona: “ma quale far west!”. Le precisazioni in merito al finale caldo contro l’Acireale

Le precisazioni del San Luca in merito a quanto accaduto nel finale contro l'Acireale

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Il San Luca ha deciso di intervenire, con una propria nota stampa sui social, in merito a quanto accaduto nel match di domenica contro l’Acireale: “Alla fine della partita, falsata da un errore arbitrale che ha determinato il risultato finale e penalizzato la nostra squadra, come si può evincere dalle varie immagini, in campo così come sugli spalti, non si sono verificate scene “da Far west” o di altro tipo, come invece raccontato da alcuni giornali on line. Le persone che si trovavano in campo alla fine della partita, non erano tifosi del San Luca ma dirigenti delle due squadre, e in numero maggiore, come succede sempre a San Luca in occasione delle gare interne, rappresentanti delle forze dell’ordine, incaricati di garantire l’ordine e la sicurezza come da protocollo”, si legge.

“A parte qualche scontro di natura verbale, più che giustificabile all’interno di una partita e una decisione “errata” che ha determinato il risultato finale, non è successo nulla che possa aver messo in serio pericolo i presenti in quel momento all’interno dello stadio e in particolare i calciatori della squadra ospite e la terna arbitrale, i quali sono usciti dallo spogliatoio in tutta tranquillità, sotto lo sguardo di alcuni tifosi del san Luca che hanno deciso di trattenersi all’esterno della struttura sportiva soltanto per applaudire e incoraggiare i propri ragazzi, penalizzati da una decisione che rischia di complicare non poco il cammino della squadra del San Luca”, prosegue la nota.

“Pertanto – conclude la società – invitiamo tutti gli organi di stampa che alla fine della partita e nei giorni successivi hanno pubblicato un racconto non corrispondente alla verità dei fatti, di cancellare quanto arbitrariamente scritto, e di astenersi in futuro di falsare la realtà di una squadra e una società con racconti inverosimili che sono lontani dalla verità e rischiano soltanto di danneggiare la storia e l’immagine di una società e un intero paese”.

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