Stupro Palermo, un testimone: “ha detto che è stato bellissimo”. E lei sbotta: “non ce la faccio più”

Stupro Palermo, i nuovi elementi: gli atti depositati dalle difese, le versioni dei testimoni e lo sfogo della vittima

StrettoWeb

Nuovi elementi emergono in merito al presunto stupro di gruppo avvenuto al Foro Italico a Palermo lo scorso luglio 2023. Vittima una ragazza di 19 anni che sarebbe stata violentata da più ragazzi. In carcere ci sono Angelo Flores Gabriele Di Trapani, Christian Maronia, Cristian Barone, Samuele La Grassa, Elio Arnao e il neo 18enne che all’epoca dei fatti era minorenne e quindi giudicato da altro Tribunale. I dettagli più recenti spuntano fuori alla luce di video, documenti e nuovi atti depositati dalle difese dei sei imputati. Tra gli atti c’è anche il verbale di un uomo, un testimone, titolare di una friggitoria presso la quale lavorava anche l’ex fidanzato della ragazza.

La versione del testimone: “diceva sempre di essere stata stuprata o spinta, creava situazioni strane”

L’uomo va in difesa dei ragazzi, accusando invece la giovane. Il titolare del locale ha detto agli Avvocati di aver sentito lei affermare – dopo la violenza di gruppo – “è stato bellissimo”. Poi ha continuato: la giovane “lamentava spesso di essere stata stuprata, tanto che oramai, vista la frequenza con cui ciò accadeva, tale situazione era divenuta assurda, quasi imbarazzante. La ragazza andava a trovare spesso l’allora fidanzato alla friggitoria e lamentava di essere stata talvolta violentata, altre volte spinta. Una volta si è venuta a medicare al bagno del bar. In poche parole creava sempre situazioni strane e siccome noi eravamo in attività ovviamente ci disturbava”, ha aggiunto il titolare.

Altre testimonianze: la chat dei ragazzi e l’amica di lei

Negli atti spuntano anche chat dei ragazzi. “Compà l’ammazzammu… ti giuro a me matri l’ammazzammu… ti giuro a me sviniu… sviniu chiossà di na vota… minchia sette… u vo capiri manco a canuscevo io compà… ficimu un macello n’addivirtemu”, ha detto in un vocale audio uno dei ragazzi. La violenza sarebbe anche stata ripresa da uno dei giovani. E si sente lei gridare: “basta”. “Però così è brutto”, dice uno dei ragazzi. “Troppo forte, invece”, rispondeva l’altro.

Ulteriore testimonianza è quella dell’amica che quella sera di luglio era con la vittima alla Vucciria. “Ci siamo sentite il giorno dopo, mi ha chiamata e mi ha raccontato dell’episodio. Non ha mai parlato di stupri ed anzi mi ha detto che era consenziente. Io infatti giorni dopo le ho chiesto perché andasse in giro a raccontare di questo fatto dicendo che non era consenziente, quando invece a me aveva detto di esserlo stata”, ha detto alle difese.

Stupro Palermo, la vittima si sfoga: “mi fate schifo”

La vittima, la ragazza di 19 anni, si sfoga alla luce dei fatti sopra esposti. “Ma chi me lo fa fare di passare tutto questo? Mi fate schifo. Non ce la faccio più. Pensate che sia bello stare l’estate chiusa in comunità, mentre tutti sono al mare? Qualcuno mi spiega la motivazione di scrivere porcate sui giornali, cose mai dette e mai fatte, mai viste? Se volete farmi apparire come pu…na di turno ci state riuscendo, contenti voi, contenti tutti. Dopo che passo ore di processi in cui viene dichiarato il contrario di ciò che viene scritto? Pensate che non dormire per mesi la notte sia stato bello, vero? – aggiunge la giovane – Vi auguro di passare ciò che sto passando io. Io non sono uno scoop, sono un essere umano”.

E poi continua: “spero che chi si voglia vendicare su di me lo faccia un giorno di questi finalmente, anzi vi prego fatelo. Perché non riesco da sola. Ci ho provato, ma qualcosa mi lega alla vita, nonostante tutto. Però ho paura di non sapere come uscire da tutto questo. Non la voglio una vita tormentata. Non potere girare più per la mia città. Grazie a voi mi sono tornati gli attacchi di panico“. La ragazza ha affermato di voler querelare il titolare della focacceria di cui sopra: “sto procedendo tramite i miei legali, mi fa ridere perché si venderebbero pure la madre certe persone per i soldi”.

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