Trovata morta Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria che rispose alla recensione omofoba

E' stata trovata morta la ristoratrice Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria che qualche giorno fa ha risposto a dei clienti omofobi

StrettoWeb

E’ stata trovata morta Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria “Le Vignole” di Sant’Angelo Lodigiano. La donna nei giorni scorsi era balzata agli onori delle cronache, con il suo locale, per aver risposto a una recensione di alcuni clienti che erano stati infastiditi dalla presenza vicina di gay e disabili. La vittima aveva risposto agli stessi, con eleganza, ma precisando loro di non andare più lì. Ora il suo corpo è stato trovato senza vita a pochi metri dalla sua autovettura nelle acque del fiume Lambro, a Sant’Angelo Lodigiano (Lodi), nei pressi del ponte di Viale dell’Autonomia.

La donna è uscita di casa di mattino presto e dopo alcune ore il marito, preoccupato, ne ha denunciato la scomparsa. Il ritrovamento è avvenuto nel primo pomeriggio. Sul posto sono intervenuti il pm di turno, i Vigili del fuoco e i carabinieri con la sezione Rilievi. Al vaglio degli inquirenti le prime ipotesi: secondo loro si potrebbe trattare di un gesto estremo, di un suicidio, alla luce delle polemiche sulla vicenda della recensione, che secondo alcuni potrebbe essere stata falsificata dagli stessi titolari.

Ristoratrice trovata morta: la ricostruzione della vicenda

La ristoratrice su Instagram aveva mostrato lo screenshot della recensione:Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay. Non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e il ragazzo in carrozzina mangiava con difficoltà Mi spiaceva ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo, ma non andrò più, avevano scritto i clienti. Sotto, la sua dura risposta del ristorante (“Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato mi sembrano una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole) con l’invito a non tornare più nella pizzeria.

Ristoratrice morta: la strumentalizzazione della recensione e l’odio social

Dietro la vicenda l’ombra di una fake news e dell’odio social. La donna potrebbe non aver retto il solito vortice di critiche, cattiveria e odio di alcuni utenti. L’autenticità della risposta del ristorante ai clienti era stata infatti messa in dubbio, col passare dei giorni. Questo al punto che qualcuno ha parlato di “operazione di marketing spacciata per eroica difesa di gay e disabili”. Da qui sono spuntate decine di messaggi di insulti e critiche. La stessa ristoratrice, intervistata dal Tg3, aveva risposto con difficoltà ammettendo la possibilità di essere caduta in una sorta di trappola.

La pizzeria, Le Vignole, peraltro, è molto attenta al sociale e dal 2020 promuove iniziative di solidarietà come la pizza sospesa per persone povere e disabili. Tutta la vicenda, però, potrebbe essere diventata più grande della donna, non abituata a gestire l’odio social. E così almeno per il momento, secondo gli inquirenti, potrebbe aver pensato a un gesto estremo dopo le critiche ricevute e la presunta trappola subita.

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