“Il sistema aeroportuale dello Stretto, quale futuro?”, incontro a Reggio Calabria con Occhiuto ed il presidente dell’Enac

Reggio Calabria: numerosi i relatori, fra i quali il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il Presidente dell’ENAC Pierluigi Di Palma e il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo

StrettoWeb

Si incentra sul tema del futuro del sistema aeroportuale dello Stretto il convegno organizzato dalla Fondazione Magna Grecia in programma a Reggio Calabria venerdì 16 febbraio a partire dalle 15.30 a Palazzo San Giorgio (Sala dei lampadari Italo Falcomatà). Ad aprire i lavori dell’evento, che sarà moderato da Fabrizio Frullani, vice direttore del Tg2, il Presidente della FMG, Nino Foti. Interverranno inoltre il Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, Santo Biondo (Segreteria Nazionale UIL), Carlo Borgomeo (Presidente Assaeroporti), Pietro Caldaroni (Responsabile comunicazione e relazioni istituzionali Ita Airways), Antonello Colosimo (Presidente di Sezione della Corte dei Conti), Pierluigi Di Palma (Presidente Enac), Santo Strati (Direttore di CalabriaLive) e Antonino Tramontana (Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria).

“L’Aeroporto dello Stretto, anche in considerazione della realizzazione del Ponte, rappresenta un’infrastruttura strategica”

“Un argomento più che mai attuale – commenta il Presidente della Fondazione Magna Grecia Nino Foti che diventa imprescindibile se vogliamo realmente parlare di prospettive di crescita di quest’area e non solo. E’ chiaro infatti che l’Aeroporto dello Stretto, anche in considerazione della realizzazione del Ponte, rappresenta un’infrastruttura strategica per lo sviluppo di tutto il territorio. Anche per questo motivo abbiamo fortemente voluto questo momento di confronto che, grazie al contributo degli autorevoli esponenti coinvolti, consentirà sicuramente di mettere a fuoco tutti gli elementi utili a definire le prospettive future di questo asset che può e deve diventare un elemento nevralgico per il sistema dei trasporti e delle comunicazioni del mediterraneo”.

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