Assolto carabiniere che controllò i precedenti del cognato: “verificare chi sono le persone che si frequentano è un dovere dei militari”

All'udienza preliminare il gup lo ha prosciolto con la formula "perché il fatto non sussiste"

StrettoWeb

Un maresciallo dei carabinieri è stato assolto dall’accusa di accesso abusivo al sistema informatico delle forze dell’ordine. Il sottufficiale, ex vicecomandante della Stazione di Castelbuono, ha fatto dei controlli nel database per accertare la posizione del fratello della fidanzata coinvolto in una vicenda di spaccio di sostanze stupefacenti.

All’udienza preliminare il gup del Tribunale di Palermo, Marco Gaeta, lo ha prosciolto con la formula “perché il fatto non sussiste”, accogliendo la richiesta e le tesi dell’avvocato Gioacchino Genchi che ha sostenuto che la verifica preventiva di eventuali precedenti penali dei soggetti che si è soliti frequentare rientra nei doveri di comportamento dei militari dell’Esercito Italiano e più nello specifico degli appartenenti all’Arma.

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