Come se non bastassero le pessime figure portate a casa da Gianni Baccellieri nelle scorse settimane a discapito dell’intera città che ne esce con un’immagine distorta, l’ennesima affermazione ai limiti del reato ha scatenato un altro putiferio. Dopo l’istigazione alla violenza contro tutti coloro che sono di destra, gli attacchi contro le donne e le parole contro i gay, ora arriva anche l’avversione per gli ebrei. “L’arabo che dice che dobbiamo sterminare gli ebrei non ha tutti i torti“, ha vergognosamente detto il cronista reggino.
La cosa non è passata in sordina e Giuseppe Cruciani lo ha chiamato in diretta: “Baccellieri ma non ti vergogni di quello che hai detto?“. Baccellieri ha risposto con la solita frase erudita che gli è propria: “Ma non rompere i coglioni Cruciani, ancora campi?“. Il presentatore de La Zanzara gliele ha cantate: “volevi mandare la gente nei campi di lavoro!“. E a quel punto parte il delirio del giornalista (!) reggino: “Mediaset è al governo quindi sei pagato dal goerno“, ha urlato contro Cruciani, il quale gli ha risposto per le rime: “Mediaset non è al governo, ignorante di un ignorante. Tu hai paragonato Israele ai nazisti“.
E’ intervenuto anche Davide Parenzo, inveendo contro Baccellieri: “Tu saresti un giornalista? Tu sei un minchione“. E poi un altro momento delirante di Baccellieri senior: “Cruciani ci hai rotto i coglioni. Siamo talmente inesistenti (riferito al suo programma radiofonico, ndr) che hai bisogno di noi per farti una trasmissione del cazzo“. Come se davvero Cruciani avesse bisogno di una trasmissione locale per tenere in piedi la sua!
Ma l’apice del trash si tocca quando Cruciani e Parenzo scoprono che Baccellieri è in pensione, “pagato con i soldi nostri!“, esclamano. E lì il reggino da il peggio di sé, come se non bastasse già tutto il resto: “Paga i contributi coglione che devo prendere la pensione“. “Ma dove scrive questo?“, chiede infine Parenzo. “E’ in una radio locale, per carità“, risponde Cruciani.
Insomma, l’ennesima triste figura per Reggio Calabria, che ne esce con un biglietto da visita pessimo, trasudante ignoranza e violenza verbale senza alcun tipo di argomentazione valida e seria. Se questo è giornalismo…