Clamoroso sul Calopinace: tombini di scolo coperti per fare la pista ciclabile, poi se la prenderanno col global warming…

Incredibile quello che sta succedendo sulle bretelle del Calopinace: per realizzare la pista ciclabile, il Comune sta letteralmente otturando e asfaltando i tombini di scolo delle acque piovane. Alla prima alluvione, però, daranno la colpa al cambiamento climatico (e la stessa pista ciclabile sarebbe giustificata dalla necessità di vivere in modo più sostenibile!)

  • tombino reggio calabria pista ciclabile
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StrettoWeb

E’ davvero incredibile quello che sta succedendo in questi giorni nel cuore di Reggio Calabria. Negli ultimi anni ne abbiamo viste e raccontate tante sulla cattiva gestione di questa città, ma adesso stiamo sconfinando nel delirio suicida con l’aggravante dell’indifferenza di una popolazione ormai assuefatta a tutto e rassegnata al peggio. Eppure, almeno di fronte alla sicurezza, una comunità saggia dovrebbe mobilitarsi per auto difendersi.

Già, perchè di sicurezza si tratta. Quello che sta succedendo lungo le bretelle del Calopinace è clamoroso. Per realizzare un’improbabile e pericolosissima pista ciclabile, in nome di non si capisce bene quale malintesa ideologia “green” utile solo a spendere fondi europei senza alcun tipo di raziocinio e senza alcun beneficio alla città e ai cittadini, vengono letteralmente murati, asfaltati e otturati dei tombini di scolo dell’acqua piovana. Eloquenti le immagini a corredo dell’articolo.

Questo significa che alla prima pioggia, l’acqua non troverà vie di fuga seguendo le normali condotte idriche di scolo, e si alzerà di livello sulla città, nelle strade e sui marciapiedi, provocando inondazioni e allagamenti. Sarà proprio in quel momento, quando si verificherà l’ennesima alluvione provocata dall’idiozia umana, che i responsabili della città a partire dal Sindaco, dal vice Sindaco e dagli Assessori competenti, blatereranno fandonie dando la colpa al cambiamento climatico: l’alibi perfetto per assolversi dalle loro follie.

E’ già successo in Emilia Romagna e in molte altre località: le alluvioni, in realtà, sono sempre più frequenti proprio a causa della cattiva gestione del suolo sempre più selvaggiamente aggredito e sempre meno manutenuto rispetto a quelle necessarie infrastrutture (a partire dalle semplici cunette, i tradizionali canali di scolo) che non vengono più realizzate da tempo. Ma propinando ai cittadini il catastrofismo sul cambiamento climatico, la gente anziché pretendere corrette politiche di prevenzione e manutenzione idrogeologica, si sente responsabile della pioggia perchè ha utilizzato il condizionatore o vive con eccessivi comfort: in questo modo sono riusciti a portare la gente all’autoflagellazione grazie alla propaganda.

E invece osservando le fotografie di quest’articolo, tutti potranno notare come i prossimi allagamenti per la pioggia nel centro di Reggio Calabria non avranno proprio nulla a che vedere con il cambiamento climatico ma dipenderanno esclusivamente dall’ignoranza, dall’incompetenza e dall’ottusità politica di chi sta governando la città.

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