Cariche ai cortei pro Palestina, proteste: “Piantedosi dimettiti”

Proteste a Roma dopo quanto accaduto in questi giorni, con le cariche della Polizia ai manifestanti pro Palestina: le parole di Piantedosi e le reazioni di Salvini e Schlein

Manifestazione Roma dopo cariche Polizia a cortei pro Palestina
StrettoWeb

Proteste in corso a Roma dopo quanto accaduto nei giorni scorsi, con le cariche della Polizia ai manifestanti pro Palestina. “Contro le vostre manganellate. Piantedosi dimettiti, si legge sullo striscione esposto in piazza Beniamino Gigli, davanti al Teatro dell’Opera e a pochi metri dal Viminale. La manifestazione è promossa dalla Rete degli studenti medi del Lazio “contro le manganellate e la gestione di Piantedosi. Per uno stato democratico che rispetti il diritto alla manifestazione”.

Da giorni, ormai, le polemiche non si placano dopo quanto accaduto. Sulla vicenda, tante reazioni, con l’Opposizione di Governo agguerrita. Tornando alla manifestazione, preso di mira il Ministro Piantedosi, a cui hanno chiesto le dimissioni. Mentre alle casse risuona il brano “Casa mia” di Ghali. Gli studenti, almeno un centinaio, sventolano bandiere della pace e della Palestina.

Non solo loro, oltre all’Unione degli universitari, ai collettivi de La Sapienza e anche alcune scuole della Capitale, aderiscono alla mobilitazione anche esponenti di Anpi Roma, Arci Roma e Cgil Roma Lazio. Il sit in nasce dopo i fatti di Pisa, Firenze e Catania che hanno coinvolto studenti e studentesse. Presente anche il deputato Nicola Zingaretti. “Avete le mani sporche di sangue”, “Censura più manganelli uguale fascismo”, “Vogliamo cultura, ci date violenza”, “Povera patria, schiacciata dagli abusi del potere”: questi alcuni cartelli esposti dai ragazzi.

Cariche della Polizia ai cortei Pro Palestina: aperto un fascicolo d’indagine

Intanto è stato aperto un fascicolo d’indagine in procura contro ignoti e per ora senza ipotesi di reato per fare chiarezza su quanto accaduto. Gli inquirenti si concentreranno sui video circolati sui social e quelli girati e acquisiti dai docenti del liceo di fronte al quale si sono verificati gli scontri, ma anche sulla catena di comando del dispositivo di ordine pubblico per chiarire chi ha dato l’ordine di caricare e perché. Intanto l’avvocato Andrea Callaioli è pronto a raccogliere le querele dei genitori dei minori feriti per avanzare un’azione comune e collettiva chiedendo conto delle condotte tenute in piazza dai poliziotti.

E Piantedosi in tutto ciò ha detto la sua. “Le regole sulla gestione dell’ordine pubblico non sono cambiate, anche stavolta non ci si sottrarrà ad una valutazione di ciò che è accaduto”. Lo assicura il ministro dell’Interno, che al Corriere della Sera spiega di condividere parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulle cariche della polizia sugli studenti. L’auspicio è che le manifestazioni siano sempre pacifiche, aggiunge, fondamentale la collaborazione di chi protesta. Alla domanda se riferirà come chiesto dall’opposizione, si dice disponibile a discussioni che auspica serene e costruttive, e non pregiudizialmente orientate a screditare il governo o le forze di polizia.

Salvini: “giù le mani dalle Forze dell’Ordine”

Anche Salvini è intervenuto, difendendo la Polizia. “Penso al dibattito che c’è sulle forze ordine. E’ giusto analizzare se si è fatto tutto quello che si doveva” o “se qualcuno ha ecceduto, sono donne e uomini non sono robot, ma è inaccettabile che” tutti coloro “che garantiscono sicurezza e democrazia” vengano “tirati in ballo nella contesa politica. Giù le mani dalle nostre forze dell’ordine”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini alla scuola politica della Lega.

“Fare il poliziotto, il carabiniere, il vigile del fuoco è un mestiere delicato, chiunque può sbagliare, ma quello che non posso accettare è la messa all’indice della polizia italiana come un corpo di biechi torturatori. Anche perché se si va in piazza con tutti i permessi, senza insultare, sputare, spintonare, non si ha nessun tipo di problemi. Bene ha fatto Piantedosi, faremo tutti gli accertamenti del caso”, ha sottolineato Salvini.

E sulle parole di Mattarella, che ha condannato le manganellate, il leader della Lega ha detto: “le parole del presidente si leggono ma non si commentano. Certo è sempre meglio che non ci siano scontri. Poliziotti e carabinieri sono quotidianamente vittime di violenza fisica e verbale. Anche in quella piazza. Se mio figlio andasse a urlare ‘sbirro coglione’ poi se la dovrebbe vedere con me”. A suo avviso “chi mette le mani addosso a un poliziotto o a un carabiniere è un delinquente”.

Schlein: “il centrodestra rompa il silenzio, Meloni non ha senso delle Istituzioni”

E Schlein punta ancora il dito contro la Meloni: “io vorrei che sui fatti di Pisa gli esponenti del centrodestra rompessero il silenzio. E che soprattutto lo facesse Giorgia Meloni, che sta dimostrando di non avere alcun senso delle istituzioni. La smetta di nascondersi dietro i suoi ministri e venga a riferire su quanto é accaduto direttamente in Parlamento”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando con i giornalisti a Vibo Valentia a margine di un’iniziativa a sostegno di Enzo Romeo, candidato a sindaco della coalizione progressista che vede insieme Partito Democratico, Cinquestelle e Sinistra italiana. “É tempo – ha aggiunto Schlein – che la Presidente del Consiglio dica qualcosa su quanto è accaduto e sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione degli episodi molto gravi accaduti a Pisa, con le manganellate da parte dei poliziotti agli studenti ma anche sugli episodi analoghi accaduti in precedenza. Non è la prima volta, purtroppo, che assistiamo a fatti di questo tipo”.

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